Addio al papà dei “cubani”: i suoi sigari univano Churchill, Kennedy, Castro e Sting

L’AVANA – Si è spento nella sua fattoria di San Luis, nella zona delle piantagioni di tabacco nella provincia occidentale di Pinar del Rio.

I suoi sigari sono da sempre i migliori. A causa dei suoi “puros” prelibati e per il suo carattere tenero e dolce, Robaina era diventato amico intimo di molta gente che conta, re di Spagna compreso. Fumavano i suoi sigari Ernest Hemingway e il primo ministro britannico, Winston Churchill, che adorava farsi ritrarre durante la seconda guerra mondiale con l’immancabile “puro” sulla bocca: uno di questi fu addirittura venduto all’asta.

Churchill lo aveva lasciato a metà sul portacenere per precipitarsi a una riunione quando i nazisti arrivarono a Leningrado, anno 1941.

Settant’anni più tardi quel sigaro lasciato a metà fu battuto ad un’asta vicino Londra per 5.000 euro. L’aveva conservato un cameriere. Ma i Robaina sono stati anche la delizia dei padroni del mondo, dei presidenti degli Stati Uniti, di John Kennedy, e, in segreto da Bill Clinton, nonostante l’embargo economico di Washington su Cuba. L’uso che poi ne faceva erano affari suoi anche se poi sono diventati affari nostri. Anche Ernesto Che Guevara e Fidel Castro adoravano i Robaina. Sono passati alla storia attraverso migliaia di foto.
Una volta, Sting scese dal palco per chiedergli un autografo. Non viceversa.