Mourinho: “Abbiamo il 50% di possibilità”

Penultima tappa di avvicinamento alla finalissima di Madrid. La Champions League torna in campo nel mid-week per la disputa delle gare d’andata delle semifinali del prestigioso torneo continentale. Quattro
squadre lanciate verso l’epilogo del “Santiago Bernabeu” (il prossimo 22 maggio, ndr). Andata e ritorno, sfide incerte, premesse per assistere a gare dall’alto tasso spettacolare. Oggi l’Inter riceve al “Meazza” la visita del Barcellona.

I nerazzurri, reduci dalla vittoria sulla Juventus nell’anticipo di Serie A di venerdì scorso, hanno seguito il derby capitolino vinto dalla Roma che si conferma capolista. Inter che adesso si rituffa in Europa con il chiaro obiettivo di provare a fermare la corazzata catalana di Pep Guardiola. Il Barcellona si presenterà a San Siro con tante ore di pullman per lo spostamento (via Cannes) in autostrada,
a causa delle ceneri del vulcano islandese che non hanno permesso il trasferimento in aereo. Josep Guardiola ha convocato venti giocatori per la trasferta di Milano, indisponibili gli infortunati Iniesta e Chyigrinski.

Barcellona che nell’ultimo impegno in Liga prima della (lunga) trasferta in Italia con direzione Milano ha impattato (reti inviolate) nel derby con l’Espanyol. La squadra è concentrata per il match contro i nerazzurri di Mourinho, in attesa poi di render visita a Julio Cesar e compagni nella gara di ritorno in
programma al Campo Nou. Nelle due gare del girone, “il Barcellona ha dimostrato grande superiorità,
ha vinto tranquillamente e meritatamente e non abbiamo avuto capacità di rispondere alla loro superiorità. Era novembre: loro sono bravi come lo erano a novembre, noi molto meglio di quello che eravamo a novembre” ha detto Josè Mourinho alla vigilia della semifinale contro il Barcellona. “Accetto che il mondo
del calcio dica che loro sono favoriti – ha aggiunto – ma io penso che siamo 50 e 50”.

Per Mourinho, il doppio confronto contro il Barcellona non è una finale anticipata: “Non esiste, non mi piace. È una semifinale, poi si va a giocare la vera finale, che è a Madrid. Lione e Bayern Monaco hanno la stessa percentuale di Barcellona o Inter di vincere la coppa. Che non si dica che si gioca una finale anticipata”. “La strada per arrivare lontano in Champions per me non è mai stata facile e ovviamente più difficile giocare la seconda in trasferta. Messi? Per la mia cultura, il calcio non è a uomo, per questo non sarà uno contro uno e 10 contro 10, ma è ovvio che lui merita un’attenzione speciale”.

Il presidente nerazzurro Massimo Moratti sente che nella squadra c’è ”la tensione giusta, siamo al completo, ci stiamo preparando bene e sarà una bella sfida”. Il Barcellona secondo il numero uno interista ”è una squadra molto forte”, ma ha sottolineato che anche l’Inter ”è molto forte, al punto che Moratti non se la è sentita di dare alcun suggerimento al tecnico Jose’ Mourinho: ”Non ho intenzione di disturbarlo – ha detto Moratti – quando è concentrato. Lo conosco abbastanza bene per sapere che la squadra farà una buona prestazione”. Alla domanda, probabilmente scherzosa di un cronista, se chiederà al presidente del Barcellona, Joan Laporta, il prestito del fuoriclasse Lionel Messi, il presidente interista si è limitato a dire ”Non so se ci sarà Laporta”.