Montezemolo lascia, la Fiat a John Elkann

La notizia è stata premiata dai mercati, anche sulle voci riguardo al fatto che il nuovo piano industriale – che verrà presentato oggi dall’ad Sergio Marchionne – prevederà lo spin off del settore auto. Tornando alla nuova ‘fase’ che si apre per il Lingotto, l’uscita di scena di Montezemolo era in realtà già trapelata appunto nei mesi scorsi quando erano iniziate a diffondersi le voci dello scorporo del settore auto. Sia come sia, Montezemolo ha smentito nuovamente le indiscrezioni secondo cui sarebbe pronto a scendere nell’agone politico: “Forse in un’altra vita…” ha tagliato corto l’imprenditore. Elkann assume così la guida, ed entra nella storia ell’azienda come il più giovane presidente che abbia avuto finora il Lingotto. Montezemolo ha spiegato che “il raghettamento è finito, il mio lavoro è finito. Lo dico con serenità, con soddisfazione perché sono stati sei anni importanti per la vita dell’azienda, per me”. E ha inoltre precisato che ha scelto di rassegnare le proprie
dimissioni per non compromettere in nessun modo, né dal punto di vista finanziario né da quello mediatico, la giornata di oggi in cui Fiat presenterà il nuovo piano quinquennale e i risultati del primo trimestre. E John Elkann l’ha ringraziato davanti alle telecamere e ai taccuini dei giornalisti: “Grazie a Montezemolo a nome mio e della famiglia”, ha detto in conferenza stampa, presente anche Luca Cordero di Montezemolo. “Quei momenti nel maggio 2004 sono stati molto difficili – ha poi aggiunto rivolgendosi a Montezemolo
– e quando ti abbiamo chiesto di accettare la presidenza Fiat, tu l’hai fatto e ti siamo molto grati. Sono contento che tu rimanga consigliere e presidente della Ferrari. Questo è di buon auspicio”, ha aggiunto. C’è stato anche un accento nostalgico: “Domani (oggi, ndr) sarà una giornata importante per Fiat e per me.
Oggi penso a mio nonno e a quanto mi avrebbe fatto piacere che fosse con noi”, ha commentato Elkann. Infine, riguardo al Piano, il Ministro dello Sviluppo Economico si dice convinto del fatto che “sarà coraggioso, di sviluppo e confermerà gli elevati investimenti previsti per gli impianti italiani, l’aumento della produzione di
auto nel nostro Paese da 600 a 900 mila e il rilancio di Pomigliano d’Arco, dove verrà realizzata la nuova Panda”.