La Roma soffre ma va in finale con l’Inter

UDINE – Fino all’ultimo respiro contro l’Inter. La Roma lancia una nuova sfida ai nerazzurri dopo un ritorno di semifinale da infarto contro l’Udinese. Forte del 2-0 della gara di andata, i giallorossi limitano i danni perdendo in dieci 1-0 contro i friulani che dopo un assedio costante vanno in gol con Sanchez solo all’81’, poco prima dell’espulsione di Cassetti per doppia ammonizione. Il 5 maggio all’Olimpico, la squadra di Ranieri affronterà in una partita secca i rivali degli ultimi anni, ma con l’obiettivo primario di uno scudetto da conquistare.

Alla ricerca di una doppietta storica, il tecnico romano dosa le forze e fa riposare Pizarro, Vucinic e Menez, ma schiera in ogni caso una formazione vera per contrastare l’Udinese, costretta ad attaccare per rimontare il 2-0 subito all’Olimpico. Toni è il punto di riferimento della manovra giallorossa, ma il raddoppio a cui viene sottoposto gli impedisce di fare ciò che gli riesce meglio. Marino schiera una formazione ordinata e offensiva, con il tridente Di Natale, Sanchez, Pepe, e Sammarco uomo d’ordine. Ma l’avventura del centrocampista dura poco, perché al 28’ deve lasciare a Inler per una distorsione al ginocchio destro. Un primo tempo con poche emozioni, a dire il vero, anche se il ritmo dell’Udinese costringe la Roma ad adeguarsi e difendersi (sempre con ordine) per non subire sorprese.

La ripresa inizia senza variazioni, ma con un’Udinese molto più aggressiva. Il pressing dei friulani costringe la Roma ad arretrare. La Roma risponde con manovre macchinose, affidandosi alle proiezioni poco incisive di Faty e Baptista. Ma al forcing dei bianconeri corrisponde una copertura non adeguata dei giallorossi che rischiano a ripetizione in area. Clamoroso l’errore di Di Natale dal dischetto che cicca davanti a Julio Sergio.

Le squadre si allungano e le occasioni fioccano. A salire in catteda è comunque la difesa della Roma che riesce a chiudere gli spazi e a rendere più difficile la vita ai friulani.
Ranieri intanto toglie un disfatto Toni per Menez e Fatic per Tonetto; due cambi che regalano più equilibrio alla Roma sottoposta all’assedio dei bianconeri in cui spiccano le doti di Sanchez. L’Udinese, con l’innesto di Corradi per Ferronetti, spinge con quattro attaccanti puri nel tentativo di scardinare la difesa romana, ma a dare manforte ci pensano Brighi e De Rossi autentici argini davanti al fortino che l’Udinese non riesce a espugnare. Ranieri inserisce anche Vucinic per Baptista, ma il gol lo fa Sanchez al 36’. L’attaccante irrompe in area e infila sul primo palo Julio Sergio. A complicare il finale della Roma ci pensa anche Cassetti che viene espulso per doppia ammonizione, lasciando in dieci una Roma con il fiato corto. Il finale è per cuori forti. Al 43’ Inler colpisce il palo dalla lunga distanza e in superiorità numerica l’assedio diventa epocale. La Roma si difende con le unghie e con i denti e dopo 5 minutidi recupero porta a casa la finale.

UDINESE-ROMA 1-0

UDINESE (4-3-3): Handanovic 6, Ferronetti 6 (27’ st Corradi 6), Zapata 6, Lukovic 6, Pasquale 6, Sammarco 6 (28’ pt Inler 6.5), Isla 6, Asamoah 6, Sanchez 7, Di Natale 6.5, Pepe 6.5 (6 Belardi, 80 Domizzi, 4 Cuadrado, 19 Badu, 83 Floro Flores). All: Marino, 6


ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 7, Cassetti 6, Mexes 6.5, Burdisso 6, Riise 6, Brighi 6, De Rossi 6.5, Taddei 6, Baptista 5 (35’ st Vucinic sv), Faty 5 (20’ st Tonetto 6), Toni 5 (16’ st Menez 6) (32 Doni, 4 Juan, 7 Pizarro, 10 Totti). All: Ranieri, 6


Arbitro: Luca Banti di Livorno 5.5
Reti: nel st 36’ Sanchez. Recupero: 2’ e 4’. Angoli: 7 a 4 per l’Udinese. Ammoniti: Cassetti per gioco falloso; Isla per proteste Espulsi: 39’ st Cassetti per doppia ammonizione. Spettatori: 14.000.