A Roma il 30 aprile il secondo incontro dei Consigli europei dei residenti all’estero

Ad ospitare l’iniziativa europea, che vedrà la presenza a Roma di numerose delegazioni degli organismi rappresentativi dei cittadini europei residenti fuori dai confini dei Paesi di origine, sarà il Senato. L’incontro di Roma fa seguito all’iniziativa francese del settembre 2008, che aveva indicato nel documento finale, la strada per una più specifica attenzione delle istituzioni europee all’Europa “en mouvement”, indicandone le priorità per una più compiuta integrazione all’interno dei confini dell’Unione.

L’appuntamento di Roma, promosso dal Cgie e dalla Presidenza del Senato, “vuol essere elemento determinante del percorso appena avviato – si legge nel comunicato a firma del segretario generale del Cgie Elio Carozza – perché si instauri un costruttivo dialogo con le istituzioni dell’Unione nell’affermazione dei diritti dei migranti comunitari nel contesto della governance istituzionale delle politiche dell’Europa a 27. Sui 20 milioni di cittadini europei ‘en mouvement’ risulta ancora incisiva la condizione di oggettiva disomogeneità, cui tali cittadini sono sottoposti nel rispetto delle peculiarità delle legislazioni e dei regolamenti nazionali dei Paesi partner.

L’iniziativa che il Cgie intende portare avanti sostiene, inoltre, la necessità di una maggiore
attenzione nel dialogo dell’Unione con i paesi terzi e oltreoceano. “E’ significativo – scrive Carozza – che tale
accelerazione verso un più ampio processo di integrazione dell’Unione avvenga per iniziativa del Cgie” dal
momento che l’Italia è il “paese europeo che ha raggiunto il più esteso livello di rappresentanza democratica
dei propri emigrati: dai Comitati degli italiani all’estero nei Paesi dove più numerosa è la presenza di cittadini
italiani, all’istituzione del Cgie, all’elezione dei parlamentari della circoscrizione estero, alle consulte ed ai
consigli regionali dell’emigrazione.

Ebbene – prosegue Carozza – il Cgie ritiene che sia giunto il momento di prevedere anche all’interno dell’architettura istituzionale dell’Unione specifici soggetti istituzionali e innovative forme di governance delle politiche indirizzate o che coinvolgono i cittadini ‘en mouvement’”. “La nostra salda coscienza europea e la piena adesione ai valori e obiettivi dell’Unione” afferma Carozza “ci induce, inoltre, a sostenere l’esigenza di una più ampia iniziativa dell’Unione sulla formazione dei giovani. Se è nell’attribuzione della cittadinanza dell’Unione e nella partecipazione democratica al processo decisionale che si forma la coscienza politica e l’identità comune, tale identità non può che essere alla base della formazione dei giovani.

L’appuntamento di Roma, al quale prenderanno parte, insieme al presidente del Senato, Renato Schifani, anche i vicepresidenti del Parlamento europeo, Gianni Pittella e Roberta Angelilli, segnerà pertanto il momento di svolta nel processo di integrazione europea avanzando la richiesta di iniziative di incontro con le istituzioni comunitarie a Bruxelles”.