America latina, “l’UE perde posizioni a favore di USA e Cina”

BRUXELLES – “Siamo il primo donatore e il primo investitore straniero nella regione, ma stiamo perdendo terreno rispetto agli altri attori globali”, spiega José Ignacio Salafranca, spagnolo, Partito Popolare, autore della risoluzione e presidente della delegazione per le relazioni con l’America latina.
– L’UE e l’America Latina sono alleati, devono affrontare insieme le sfide che ci pone oggi la globalizzazione: l’economia, la crisi economica e finanziaria, le minacce alla sicurezza, la lotta al terrorismo, al narcotraffico e al crimine organizzato, la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, la lotta alla povertà e alla disuguaglianza, l’immigrazione.

Parlando concretamente, Salafranca spera di “concludere l’Accordo di Associazione con l’America centrale, gli accordi commerciali multilaterali con Perù e Colombia, e rilanciare i negoziati con il Mercosur. Dobbiamo considerare – spiega – che l’UE sta retrocedendo nel suo ruolo rispetto al sub-continente americano. Nonostante siamo il primo donatore di aiuti allo sviluppo, il principale investitore e il secondo partner commerciale, stiamo perdendo posizione.

Secondo Salafranca l’interesse dell’Ue nei confronti dell’America latina deriva dal fatto che “condividiamo valori quali la democrazia pluralista e rappresentativa, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, il rifiuto del totalitarismo. Abbiamo una storia comune – afferma – che fa sì che la nostra visione del mondo si assomigli”.

Parlando della povertà, Salafranca sostiene che, oltre all’educazione, è fondamentale l’integrazione. “Per l’UE è stato fondamentale: oggi il vecchio motto romano “l’unione fa la forza” è più vero che mai”.