Rodolfi: “Rafforzare l’identità”

ROMA – Dopo la lettura del messaggio del deputato del Pd eletto in Europa e presidente Unaie Franco Narducci, che ha ribadito il suo impegno in Parlamento a difesa della stampa italiana all’estero, il direttore di “Servizio Migranti” Silvano Ridolfi ha ripercorso il cammino dell’esperienza associativa della stampa italiana di emigrazione. Ha spiegato come dopo alcuni tentativi nel 1971 nacque dalle ceneri della CISIE la Federazione Mondiale della Stampa Italiana all’Estero da cui, dopo pochi anni di intensa attività, derivò, nel 1982, l’attuale Fusie.

Ridolfi ha inoltre evidenziato come le federazioni che si sono succedute nel tempo abbiano rilevano debolezza, mancanza di efficaci strategie unitarie e assenza di chiarezza sulle finalità della federazione. “Si è sempre operato per ottenere qualcosa prima ancora di rafforzare la propria identità. – ha puntualizzato Ridolfi – Occorre dunque anche una base etica e non soltanto professionalità, la nostra stampa deve avere nel suo dna il primato del migrante, il perseguimento del loro bene comune, il servizio alla coesistenza e solidarietà. La diversità delle testate – ha aggiunto – rappresenta una ricchezza, ma una federazione deve concentransi sugli elementi unificanti”. Ridolfi ha infine invitato la Fusie a implementare le riunioni del direttivo, a reperire più fondi e a fare in modo che la stampa edita in Italia “divenga cassa di risonanza per la federazione”.