Cgie contro il governo No al rinvio elezioni dei Comites

ROMA – Si fanno sempre più tesi i rapporti tra le rappresentanze degli italiani all’estero e governo, sullo sfondo della riforma del settore e dei tagli alla rete consolare. Ieri mattina il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica è stato contestato all’assemblea plenaria del Cgie (Consiglio Generale per gli Italiani all’Estero): la quasi totalità dei presenti ha abbandonato l’aula durante il suo intervento.


Al governo si rimprovera la mancanza di dialogo con i rappresentanti degli italiani all’estero sulla riforma e si critica il rinvio di altri due anni delle elezioni per rinnovare le rappresentanze Cgie e Comites (comitati locali), che viene ritenuto un ostacolo al rinnovamento.


Nel merito, ci sono i tagli alla rete consolare, che a giudizio del Cgie avranno effetti negativi sui servizi offerti ai nostri connazionali, fino alle sempre minori risorse per l’assistenza sanitaria e per l’insegnamento della lingua e della cultura italiana all’estero. Mantica respinge le accuse al mittente.


Il rinvio delle elezioni, ha spiegato Mantica, serve per elaborare un meccanismo di voto più certo e trasparente dell’attuale voto per corrispondenza, che “abbiamo visto dal Venezuela quanti danni può fare”.
Sulla riforma, ha aggiunto, “è il parlamento la sede per discuterne e la Cgie può fare le sue proposte attraverso i suoi parlamentari”.


Per quanto riguarda i tagli ai servizi e alla rete consolare, Mantica ha puntualizzato che la spesa pubblica viene ridotta in tutti i settori, quindi i sacrifici riguardano tutti i cittadini italiani, non soltanto quelli residenti all’estero.