Il governo protesta contro il reato di clandestinità

TEGUCIGALPA – Ricardo Alvarez, presidente del “Partido Nacional”, al governo, e sindaco di Tegucigalpa, ieri si è espresso in maniera molto dura contro la legge SB1070, firmata la settimana scorsa dalla governatrice
repubblicana dello stato dell’Arizona, che prevede il reato di “clandestinità”, e dà alla polizia la facoltà di perseguire gli immigrati sulla base del semplice sospetto di irregolarità.

“Non si può discriminare qualcuno
per il colore della pelle o per i suoi tratti somatici, quella appena varata è una legge neo-nazista, ci ricorda
i tempi peggiori dell’epoca di Hitler”, ha detto Alvarez, che ha poi ricordato che lo stesso presidente Obama ha condannato la legge, dicendo che criminalizzare il fatto stesso di essere migrante è sbagliato. Secondo quanto si apprende dal sito del Misna, negli ultimi giorni le proteste da parte delle ong e dei governi del centro America si sono moltiplicate.