Il Pdl si ricompatta contro gli attacchi a Fini

Nuovi attacchi del Giornale a Gianfranco Fini. Questa volta nel mirino del quotidiano diretto da Vittorio Feltri finisce la ‘suocera’ del presidente della Camera per una notizia rilanciata dal sito ‘Dagospia’. La donna,
madre della compagna di Fini Elisabetta Tulliani, sarebbe a capo di una società che produce programmi
televisivi: uno di questi, “Festa Italiana” (trasmissione “di scarso share”, secondo il Giornale) sarebbe stato
pagato dalla Rai 1,5 milioni di euro. Di qui il titolo di apertura del quotidiano: “Un milione alla ‘suocera’
di Fini, paga mamma Rai”, rafforzato dal titolo di pagina 7 “La ‘suocera’ di Fini fa i milioni con gli appalti
Rai”. “Esprimo la più convinta solidarietà a Gianfranco Fini per gli attacchi personali che quest’oggi il
Giornale gli ha mosso”, dichiara subito il premier Silvio Berlusconi.”La critica politica, anche più severa –
sottolinea il presidente del Consiglio – non può trascendere in aggressioni ai familiari e su vicende che nulla hanno a che fare con la politica.

Tali metodi, che assai spesso ho dovuto subire personalmente, non vorrei
mai vederli applicati, specie su giornali schierati con la nostra parte politica”. Ma attestati di solidarietà
dal Pdl al presidente della Camera, Gianfranco Fini, giungono numerosi, dagli esponenti più autorevoli
del Pdl: “Non si può non esprimere pubblica solidarietà”, dice Niccolò Ghedini, parlamentare e avvocato
di Silvio Berlusconi, che aggiunge: “Il confronto politico sia all’interno sia a maggior ragione tra soggetti
di partiti diversi può essere, a volte, aspro e forte.

La stampa, con un’opera insostituibile di controllo e ausilio
della democrazia, informa degli sviluppi di tali confronti e assai spesso fornisce argomenti e spunti per la dialettica fra le parti. È condivisibile – osserva Ghedini – che un giornale prospetti anche vivacemente
le proprie opinioni critiche nei confronti degli uomini politici, ma gli attacchi personali e familiari possono avere una ragione di essere soltanto se intimamente e comprovatamente collegati all’attività politica”. “Capisco – dice dal canto suo il portavoce e sottosegretario Paolo Bonaiuti – la necessità di forzare i
titoli da parte dei quotidiani, però c’è solamente un dibattito. Sono convinto che chi deve giudicare la linea di un partito e quella di un governo sono sempre gli elettori”.

La Russa, rivale politico di Fini nel Pdl, sottolinea
l’aspetto personale della vicenda: “Non ho apprezzato nel modo più assoluto che una vicenda politica sia diventata notizia di prima pagina per l’operato professionale della madre di Elisabetta Tulliani. Ho conosciuto Elisabetta lo stesso giorno il cui l’ha conosciuta Fini e conosco il suo attaccamento disinteressato a Gianfranco. Per questo rendo onore e merito a questa ragazza sempre bistrattata, ma che sa stare a fianco del suo uomo nella maniera più giusta”.

La Russa conclude: “In questa dichiarazione non c’è tatticismo e lo dico più per Elisabetta che per Gianfranco”. Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, si è affrettato a esprimere tutta la propria solidarietà a Gianfranco Fini con una telefonata in cui ha dato “la più sincera solidarietà al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per l’articolo apparso su ‘Il Giornale”.