Rossi: “Non al 100%, la spalla ancora fa male”

JEREZ DE LA FRONTERA – “La spalla mi fa ancora male e vedrò come riesco a stare in sella. Sicuramente non sarò al 100% visto che un incidente come quello che mi è capitato ha bisogno di almeno tre settimane per recuperare in pieno. Ad oggi ne sono trascorse solo due”.


Alla vigilia della seconda gara della stagione 2010 il campione del mondo della MotoGp ammette che in questo weekend non potrà correre al meglio delle sue condizioni fisiche. Il pilota della Yamaha, che si è infortunato due settimane fa allenandosi con la moto da cross, ha avuto un regalo dalla fortuna con lo spostamento del GP del Giappone al 3 ottobre causa eruzioni vulcaniche in Islanda, ma da oggi si farà sul serio e dovrà stringere in denti per difendersi dall’assalto dei soliti rivali, vedi Stoner e Lorenzo.


Ma cosà è successo veramente in quell’allenamento sulla moto da cross? “In una curva a sinistra – spiega Rossi – c’era terreno molle per la pioggia dei giorni precedenti ed in uscita sono finito in un solco. Nella caduta ho allargato il braccio e ho avuto una extra rotazione. A quel punto sono andato subito dal dottor Costa che mi ha riscontrato una piccola frattura (ora ricomposta) ed una lesione alla cuffia dei rotatori”.
E com’é ora la situazione della spalla? “Abbiamo fatto tutti i trattamenti possibili – dice Valentino – in queste due settimane e continueremo anche nel week end. Sono stato fortunato che non siamo andati in Giappone, almeno ho avuto più tempo per curarmi. Vediamo come mi sento in moto perché sinora sono salito solo su uno scooter che non fa certo testo”.


Ma era proprio necessario fare motocross alla vigilia di una gara? “Andiamo alla cava da quindici anni – afferma il Dottore – e non è mai successo niente, salvo che a Simoncelli ma voi non sapete come è accaduto. Tornando al motocross lo considero importante per allenarsi: devi fare qualcosa in moto tra un gran premio e l’altro e il fuoristrada va bene”.


Siamo alla vigilia di una gara importante, Jerez è molto sentita in Spagna, senti la pressione dell’evento? “Jerez – risponde Rossi – è sempre speciale per la grande affluenza di pubblico ed è una delle mie piste preferite. Ci ho vinto otto volte, cinque delle quali in MotoGP ed è un circuito sul abbiamo fatto moltissimi test sin dai tempi della 125. Dovrò stare attento a Lorenzo che è il più vicino a me in campionato e qui è andato sempre forte cosi come Pedrosa”.


E non pensi anche a Stoner? “Vorrà sicuramente rifarsi dopo il Qatar. Bisognerà vedere poi se il nuovo motore Ducati andrà meglio del precedente”. Ultimo riferimento al calcio. Rossi da tifoso nero-azzurro si é fatto fotografare con la sciarpa dell’Inter, ormai in finale di Champions League. “Ho visto la partita in televisione – ha detto sorridendo Rossi – come avevo fatto per l’andata e come farò per la finale che ci sarà quando noi saremo a Le Mans. Ormai è scaramanzia. I novanta minuti sono stati un vero patimento, aumentato quando è uscito Mota. Abbiamo dimostrato, comunque, di avere una delle difese più forti del mondo e aver sconfitto una delle migliori squadre del calcio attuale”.