Andrea Agnelli presidente, nasce la nuova Juventus

TORINO – Si presenta così Andrea Agnelli, per il saluto pubblico dopo l’investitura a presidente. Un discorso da juventino vero, con senso di responsabilità manageriale ma anche sentimenti da tifoso autentico. Un messaggio che testimonia “l’unità della famiglia nella continuità e soprattutto negli ultimi due mesi difficili”, lanciato in un contesto particolare, “in un periodo in cui fioccavano le speculazioni sul futuro della società, periodo in cui però proseguivano le riflessioni all’interno della nostra famiglia”.


La carica di presidente diventerà operativa alla fine del campionato. “E’ una ulteriore testimonianza della sua unità anche nei due mesi passati, indubbiamente difficili”. E’ quindi il momento dei sentimenti e non della esposizione di un programma dettagliato. “L’ultimo presidente della famiglia – ricorda Andrea – è stato mio padre 48 anni fa. Non si possono fare paragoni con quel periodo, ma sono fiero e orgoglioso di questa designazione e metterò passione e impegno anche al di là del ruolo di azionista”. La rifondazione partirà dal “rafforzamento della Juve a tutti i livelli, dall’assetto societario all’aspetto sportivo. Blanc rimarrà in società con la carica di ad, con la responsabilità della gestione sportiva, in particolare lo sviluppo dei ricavi e lo stadio”. Il francese parla di “evento naturale, emozionante e storico, in linea con le tradizioni, in un momento importante e delicato, determinante per le scelte e per la sfida futura”.


John Elkann, all’assemblea Exor, aveva commentato così: “E’ un segnale forte di vicinanza della famiglia alla squadra. La Juve ha le potenzialità per essere un modello virtuoso, in grado di coniugare risultati sportivi e compatibilità del conto economico”. E comunque precisa che l’ingresso di nuovi soci non é all’ordine del giorno. Elkann ha parlato pure di “molte aspettative per la prossima stagione”. Quanto alla possibilità di un aumento di capitale, Elkann ha osservato: “La cosa importante su cui si è lavorato, è il come rafforzare la parte sportiva per l’anno prossimo”. Rafa Benitez non era il preferito di Andrea, che “tifa” per Fabio Capello. Ma l’operazione legata al tecnico spagnolo è stata condotta da John Elkann, azionista di maggioranza e uomo dalle decisioni finali.

Benitez e la Juve restano dunque molto vicini, ma il matrimonio non è ancora stato celebrato. Di sicuro, almeno, il tecnico del Liverpool ha aggiunto ulteriori motivi di conferma sulla propria scelta: la Juve, con Agnelli presidente, si configura come un club di nuovo di prima grandezza soprattutto nella linea di investimenti già decisa e nella ulteriore garanzia offerta dal neo presidente sulle intenzioni della famiglia Agnelli di stare vicina alla squadra.