Il ciclone Grecia travolge la Spagna

Dopo il lungo pressing di Ue e Fmi il governo tedesco chiederà al Parlamento di approvare gli aiuti alla Grecia fino a 8,4 miliardi di euro nel 2010 e per un ammontare non ancora specificato nel 2011 e 2012. Lo riporta l’agenzia Dow Jones, secondo la quale la proposta è in una bozza di legge preparata da Berlino. I dettagli dell’accordo verranno specificati nel corso del dibattito parlamentare.

Intanto, dopo il declassamento annunciatoa Grecia e a Portogallo, sotto la ‘scure’ del giudizio di Standard and Poor’s è finita la Spagna
che si è vista abbassare il rating ad AA. Anche se, ha fatto sapere il ministro dell’Economia spagnolo, Jose Manuel Campa, il suo declassamento non mette in dubbio l’obiettivo di tagliare il deficit. “La cosa importante è rafforzare le misure di medio-lungo periodo per la crescita. Questo è lo scopo principale perchè di fatto la revisione del rating non mette in dubbio la nostra volontà di ridurre il deficit”, ha spiegato a Reuters.

La Spagna punta a ridurre il proprio deficit pubblico dall’11,2% del 2009 al 3% entro il 2013. Tornando alla Grecia, e alle aperture da Berlino, il ministro tedesco Wolfang Shaeuble ha spiegato che venerdì i gruppi parlamentari discuteranno la bozza di legge e lunedì il provvedimento dovrebbe essere pronto per l’approvazione. Nel frattempo ad Atene Fmi, Bce e commissione Ue dovranno ultimare i dettagli dell’intesa
sul programma di aiuti con il governo greco. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha detto che “i negoziati con la Grecia devono essere accelerati”. Il numero uno del Fmi, Dominique Strauss Kahn, in missione a Berlino, ha chiarito che “tutti i dettagli del piano di aiuti alla Grecia non saranno disponibili finchè i negoziati di Atene non si saranno conclusi”.

Intanto il governo ellenico però prende tempo e annuncia che non intende tagliare i salari, così come richiesto dalla Commissione Europea e dal Fondo come misura antideficit. “Ci hanno chiesto un taglio che non possiamo accettare”, ha detto il ministro del Lavoro Andreas Loverdos.
Il Governo ha recentemente imposto riduzioni sulla spesa pubblica, scatenando le proteste delle opposizioni e quelle in piazza. La giornata era iniziata con le pressioni di Ue e Bce su Berlino: il presidente della commissione Ue, Jose Manuel Barroso, aveva assicurato che l’Unione europea e la Bce sono “determinate
a garantire la stabilità” dell’Eurozona e che quindi arriveranno gli aiuti alla Grecia. La ristrutturazione del debito di Atene “non è un’opzione” sul tavolo e “non fa parte dei colloqui”, aveva chiarito il portavoce della commissione Ue, Amadeu Altafaj.