Calderoli occupato col federalismo, forse non festeggerà l’Unità d’Italia

ROMA – Lo ha detto Roberto Calderoli durante il programma tv ‘In mezz’ora’ spiegando che “la celebrazione in sé ha poco senso. L’anniversario deve essere il momento per approntare le soluzioni, non solo per alzare la bandiera”. “Io non so se ci sarò – dice il ministro per la Semplificazione – Io sarò a lavorare per realizzare il federalismo” e ”il miglior modo per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia è l’attuazione del federalismo”.

A distanza la replica del ministro della Difesa, Ignazio La Russa: ”Io sarò a tutte le celebrazioni insieme al presidente Napolitano e sono impegnato nell’organizzazione di una serie di eventi. Spero ci sarà anche Calderoli. Ce lo farà sapere… Io sarò a Genova, a Quarto, a Marsala. Ho parlato con il presidente Berlusconi e Gianni Letta – ha spiegato La Russa – che hanno ipotizzato una mia maggiore presenza, come ministro della Difesa, nell’organizzazione di una serie di eventi. Eventi che ci sono e che sto accelerando. Si tratta di iniziative popolari e che faranno parlare dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia”.

Matteo Orfini, della segreteria del Pd, giudica ”sconcertanti” le dichiarazioni di Calderoli, anche se ”purtroppo non originali perché ormai è diventata una triste abitudine che i ministri della Lega esternino contro la Costituzione e l’Unità d’Italia. Partecipare alle celebrazioni dei 150 anni ha un forte valore e non toglierebbe tempo al lavoro del governo per realizzare le riforme”.

Molto duro il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, che avverte ”Nessuna riforma con chi non rispetta l’unità d’Italia. Bossi smentisca immediatamente Calderoli se vuole che il processo verso il federalismo proceda nel solco del dialogo e della condivisione”.

Di parole ”liquidatorie e sprezzanti” da parte di Calderoli parla il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. “Ci chiediamo a questo punto – afferma in una nota – se quel federalismo che il governo sta varando, e al quale solo l’Udc ha avuto la coerenza di opporsi, seguirà la linea oggi chiaramente espressa dal ministro Calderoli, sicuramente più secessionista che federalista”.