Slow wedding e bomboniere equo-solidali, oggi gli italiani si sposano ‘strano’

ROMA – E’ il caso dello ‘slow wedding’, per chi sceglie di sposarsi ‘con lentezza’, e diluisce matrimonio nei due giorni del weekend. O del ‘picnic di nozze’ nel verde di un parco con l’immancabile tovaglia a quadretti o in riva al mare, piedi nudi e stuoia sulla battigia. E ancora: matrimoni a tema, temporale (impero romano piuttosto che anni ‘20, ‘50 o ‘70) o ‘geografico’ (stile giapponese o hawaiano), fino alla ‘cerimonia figurativa’, in cui ripetere con tutti i crismi il rito civile spesso troppo sbrigativo e burocratico.

“Lo ‘slow wedding’ viene scelto da coppie che celebrano seconde nozze perché in questo caso si affronta il rito e la festa con maggiore consapevolezza e dunque ricercatezza, con la voglia cioè di festeggiare insieme agli amici più stretti”, spiega Roberto Di Carlo, titolare del marchio ‘Sposiamo’, che conta 22 agenzie in tutt’Italia specializzate nell’organizzazione di matrimoni.

Altra tendenza in voga è la ‘rievocazione del rito civile’, riferisce ancora Di Carlo, e conferma Stella Gabellone dell’agenzia ‘Fuori dall’ordinario’. “Dopo le pratiche burocratiche in municipio, spesso sbrigative – spiega – prima del pranzo o del rinfresco, si organizza quella che noi chiamiamo ‘cerimonia figurativa’, ovvero si ripete il rito secondo il gusto degli sposi, con lo scambio delle fedi, letture o musica scelte da loro o discorsi fatti dagli amici, ovviamente con la scenografia giusta, come quella di un giardino o di una sala allestita per l’occasione”.

C’è poi chi sceglie i picnic, immersi nel verde o in riva al mare. Soluzioni altrettanto ricercati e chic, perché studiate nei minimi particolari. “Un festa molto glamour, in alternativa al solito cocktail – riferisce Cinzia Aliotta, socia dell’agenzia ‘Sposiamovi’ – Per chi sceglie un giardino o una villa ci occupiamo di curare ogni dettaglio, dai tavoli con tanto di tovaglia a quadretti e sedute a pouf, fino al cestino con il menu. Chi invece preferisce il mare, si allestisce il buffet in spiaggia, con stuoie e grandi cuscini per una festa di grande charme”.

Altro trend: i matrimoni a tema. “C’è chi preferisce un tema temporale, optando per nozze vintage, che rievochino in tutto e per tutto l’epoca scelta, siano gli anni ‘20, 50’ o ‘70. Dall’abito degli sposi a quello dei camerieri, dall’allestimento alle decorazioni, fino alla musica e al menù – riferisce ancora Aliotta – si ricrea l’ambientazione vintage”.

C’è chi va oltre e sceglie di tornare indietro nei secoli. “Abbiamo avuto qualche richiesta molto particolare, come quella di una coppia che ha voluto festeggiare le proprie nozze in stile impero romano”, racconta Stella Gabellone. “La location era perfetta, in una villa di Tivoli, con tanto di resti romani, e sono stati noleggiati abiti ad hoc per gli ospiti, e cuciti su misura per gli sposi, così come il menù in linea con le libagioni di un tempo, consumati sui triclini, proprio come nell’antica Roma”. Non solo: “Ci sono quelli che scelgono un matrimonio ‘estremo’, da celebrare sott’acqua o in mongolfiera”.

Ma, eccentricità a parte, ‘l’evento matrimonio’ è sempre aperto alle novità e alle tendenze del momento. A partire dalle bomboniere” che hanno subito negli anni una grande trasformazione. L’oggetto in sé – spiega Di Carlo – è quasi sparito, a parte qualche resistenza nel Sud Italia, e si è trasformato in qualcosa di più originale. Una coppia per esempio ha voluto regalare ‘un pezzo di Maremma’ ai suoi invitati, offrendo loro dei vasetti con piante di timo, salvia, menta e altre erbe aromatiche. Mai come quella volta – ironizza – ho visto andar via gli ospiti con tante bomboniere”. “Vanno molto anche le nozze all’insegna del biologico e dell’ecosostenibile – riferisce ancora Aliotta – e, oltre alle decorazioni e al menù, anche la bomboniera è improntata alla responsabilità sociale, sia essa una donazione che un prodotto equo e solidale”.
In forte crescita gli stranieri che vengono a sposarsi in Italia. “La scelta del luogo cade sulle città d’arte e sulle location più note quali la Toscana, costiera amalfitana o Cinque terre. Ma – riferisce Roberto Di Carlo – grazie a mirate operazioni di marketing, come quella fatta dalla città di Verona, sono sempre di più gli stranieri che vogliono seguire le orme di Romeo e Giulietta o, dopo la pubblicità fatta da George Clooney, al Lago di Como, molti chiedono di celebrare lì le nozze. Anche se noi spingiamo per località meravigliose ma ancora poco conosciute all’estero, quali la Puglia, le Marche o l’Umbria”.

Gli stranieri, una volta in Italia “uniscono il matrimonio alla vacanza – sottolinea Cinzia Aliotta – per cui i festeggiamenti durano dai 3-4 giorni a una settimana intera, durante la quale alla festa di matrimonio si aggiungono escursioni, wine tour, cocktail di addio e quant’altro”.