Bossi: “Celebrazioni inutili, ma se chiama Napolitano…”

Ma se dovesse chiamarmi Napolitano…”. Il leader della Lega, Umberto Bossi, parla del rapporto tra Carroccio e unità d`Italia in una intervista a Repubblica all’indomani delle polemiche innescate dalle parole di Roberto Calderoli.

Il ministro leghista per la Semplificazione aveva detto che i padani erano pronti a disertare i festeggiamenti ufficiali e che lui, in ogni caso, avrebbe preferito lavorare per la realizzazione del federalismo. Certo, anche Bossi sogna di arrivare all’anniversario dell`unificazione “con il federalismo fatto”, un passo che per il leader leghista rappresenterebbe “il mantenimento della promessa di Cavour e disattesa dal re”, il tassello mancante per “il vero compimento della storia” nazionale nonché l’unico modo per “raddrizzare” il Paese ed evitare di farlo finire come la Grecia: “Un po’ di regole farebbero bene a tutti, il Nord smetterebbe di pagare e il Sud di buttare via i soldi”.

Eppure Bossi lascia uno spiraglio alla sua presenza ai festeggiamenti: “Il presidente Napolitano mi è sempre stato simpatico…”. Ma per lui il Senatùr
resteranno l’occasione per rivedere una storia, quella nazionale, “troppo semplificata” perché non è possibile che
“da un lato c’è chi paga e dall’altro chi spende”.