Napolitano plaude all’Italia “Il paese ha fatto la sua parte”

Secondo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano “le decisioni finalmente prese a Bruxelles e a Francoforte per sconfiggere l’offensiva contro l’Euro e a prestare valide garanzie a tutela non solo
della moneta unica ma dell’economia europea e delle sue esigenze di sviluppo, costituiscono un importante
motivo di fiducia nel futuro dell’Europa e delle sue istituzioni comuni.

Dopo molte esitazioni e resistenze, che hanno provocato dannosi ritardi e pesanti perdite di prestigio, si è aperta una strada di più efficace integrazione lungo la quale c’è ora da procedere speditamente. Nel momento culminante della crisi solo ora arginata, l’Italia ha fatto la sua parte e l’ha fatta nel senso giusto, secondo il ruolo che l’ha storicamente
caratterizzata: proporre e sollecitare più Europa, più unità, più integrazione, contro ogni ripiegamento
su meschini, indifendibili egoismi nazionali”.

E mentre il Capo dello Stato elogia la posizione assunta dall’Italia a Bruxelles, il governo italiano a sua volta esprime piena soddisfazione per la positiva conclusione del vertice a sostegno dell’euro, evidenziando come “l’impulso fondamentale” allo sblocco dei serrati negoziati
sul piano di salvataggio dell’euro all’Ecofin l’ha dato il presidente Berlusconi quando, poco prima dell’1 di
notte di domenica, ha chiamato al telefono il cancelliere tedesco Angela Merkel. “Fino a quel momento – si
legge nel comunicato della Presidenza del Consiglio – le trattative a Bruxelles si stavano arenando sulle diverse proposte presentate che non riuscivano a raccogliere il necessario consenso.

Nel corso della frenetica giornata di ieri (domenica, ndr) a Bruxelles il presidente del Consiglio si era mantenuto in stretto contatto con i suoi principali omologhi europei, con il presidente Barroso, con il commissario Tajani e con il ministro delle Finanze Tremonti. A complicare ulteriormente lo scenario stava contribuendo purtroppo l’improvvisa indisposizione del ministro delle Finanze tedesco”. “La lotta contro il tempo per arrivare a un risultato utile prima dell’apertura dei mercati asiatici – prosegue la nota – si faceva, quindi, sempre più serrata. In questo contesto si moltiplicavano i contatti tra le cancellerie e i relativi sherpa, impegnati a trovare una soluzione che potesse soddisfare le rispettive esigenze. A questo punto – continua il comunicato di palazzo Chigi – è arrivata la telefonata del presidente del Consiglio alla cancelliera Merkel e successivamente si è materializzata sul tavolo del negoziato una nuova bozza di compromesso, poi tradotta nell’accordo finale”.

Bozza che ricalcava i concetti e le linee proposti dall’Italia prima del vertice dell’Eurogruppo di venerdì scorso, e successivamente condivisi con i principali partner europei. Subito dopo il contatto tra i due leader, il ministro Tremonti a Bruxelles su mandato del presidente Berlusconi, e in stretta collaborazione con l’omologo francese, ha condotto la parte finale delle trattative. I primi test arrivati ieri mattina dai mercati asiatici ed europei mostravano la ripresa dell’euro e dimostravano “che il piano di salvataggio – si legge – è stato ben accolto dagli operatori”.