“Zairo”: il primo film interattivo della storia del cinema arriva dall’Italia

ROMA – L’idea di unire il mondo cinematografico con quello dell’intrattenimento dando la possibilità allo spettatore di gestire il film, di decidere del destino dei protagonisti, di immedesimarsi nel personaggio è frutto dell’ingegno di un napoletano, Massimiliano Farace e del gruppo fondatore dell’Atlantica Production con sedi a Bologna e Miami, successivamente arricchito dal contributo del regista Antonio Centomani che, insieme, hanno dato vita ad un innovativo format mediatico denominato “Game” (acronimo di “Great action movie entertainment”) che ha il pregio di unire tecnologia, capacità narrativa e cinema in un videogioco.

Nasce così il primo film interattivo, il cine-game d’azione “Zairo”, una vera e propria spystory per la regia di Centomani e prodotta da Farace che è anche interprete assieme ad Alessia Fabiani, Gianpa Serino, Luca Riemma e che vede anche la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini.


“La televisione prolifera di format incentrati sulla partecipazione attiva del telespettatore, come i reality, dotati di strumenti d’interazione come il “televoto””, spiega Farace, “Game è un innovativo progetto di cinema interattivo mai realizzato prima d’ora che va oltre la passività mediatica e che crea una vera e propria interattività fra il film e lo spettatore”.


Lo slogan rende bene l’idea: “vivi il tuo gioco, fai la tua scelta”, lo spettatore- giocatore, comodamente seduto sulla poltrona di casa, inserendo il Dvd in un qualsiasi lettore universale potrà scegliere tra varie opzioni come lingua e/o sottotitoli, attraverso il proprio telecomando, potrà scegliersi la sceneggiatura, decidere -mediante una schermata – le azioni che deve svolgere uno dei personaggi del film che consente un proseguimento diverso della trama e del finale.


“Zairo”, è una spystory per gli appassionati del genere poliziesco, è la storia di un agente di polizia (interpretato dallo stesso Farace) figlio adottivo di Mister Lian, influente uomo d’affari cinese che è anche uno dei quattro boss della più importante organizzazione criminale cinese, la Stella Nera. Morto il padre, Zairo e suo fratello Daniel prendono strade diverse: il primo entra in polizia, il secondo, invece, fugge con l’aiuto di una gang albanese e diviene informatore di suo fratello.
“Il film è ambientato a Bologna, Napoli, sulle Alpi e in altre location”, racconta Centomani, “per realizzarlo ci sono voluti ben quattordici mesi, tra produzione, post produzione, effetti speciali, montaggio, sonorizzazione, doppiaggio”.


Zairo “il primo giorno”, è l’episodio numero uno di una serie televisiva di dodici episodi già in distribuzione in 38mila edicole situate in tutta Italia, negli aeroporti, nei centri commerciali, nelle stazioni e negli autogrill.
Ma non è finita qui, a breve, sarà pronto il libro dedicato all’affascinante e un po’ tenebroso poliziotto Zairo, che qualcuno ha già paragonato al Dylan Dog di Tiziano Sclavi.