Oro, record storico cresce la paura del debito

NEW YORK – Il metallo prezioso, dopo aver flirtato l’intera giornata con i massimi di sempre, ha superato il proprio record storico toccato in dicembre, volando a 1.232,50 dollari l’oncia. Avanza anche l’argento, che guadagna a Londra il 4,2% a 19,29 dollari l’oncia, ovvero ai massimi da cinque mesi.

”Quando c’è così tanta incertezza, non c’è altra alternativa all’oro. L’Europa – spiega all’agenzia Bloomberg Matt Zeman, trader del gruppo LaSalle Futures a Chicago – sta accumulando debito sopra quello che già ha. E’ solo una questione di tempo prima che questo si rifletterà sulle banche. Gli investitori sono alla ricerca di paradisi sicuri, e chiaramente l’oro è uno di questi: con il persistere dell’avversione al rischio – osservano alcuni analisti – le quotazioni dell’oro continueranno a salire”.

La corsa dell’oro è iniziata nelle scorse settimane sulla scia delle preoccupazioni per il debito greco, ma l’altro ieri si è interrotta con l’euforia dei mercati per il maxi-piano di aiuti varato dall’Unione Europea. Dall’inizio dell’anno le quotazioni del dollaro sono salite di oltre l’11%.

”I mercati sono dubbiosi sulla capacità dei Paesi mediterranei di riportare sotto controllo i deficit di bilancio”, spiegano gli analisti, aggiungendo che ”il rigore fiscale richiesto peserà anche sulla crescita di questi paesi e la Bce sarà dunque costretta a mantenere i tassi al minimo storico più a lungo del previsto. Tutto ciò inciderà sull’euro in modo negativo”.

Per economisti e operatori il piano salva-euro non risolve quindi i problemi dell’Europa che dovranno essere affrontati nei mesi a venire, ma solo uno strumento utile a stabilizzare il mercato momentaneamente. Con l’appetito per il rischio in calo, l’euro si è indebolito mentre il dollaro si apprezza rispetto alle principali valute: di solito l’apprezzamento del biglietto verde pesa sulle quotazioni dell’oro, considerato un’alternativa alla valuta americana, ma negli ultimi mesi lo stretto legame si è allentato.
”L’oro ha di recente provato al propria capacità di sfuggire al consueto rapporto negativo con il biglietto verde” osserva Societe Generale in una nota.