Ma anche per Bersani la minoranza punge

In una riunione, alla quale hanno partecipato il vicesegretario Enrico Letta, il presidente Rosy Bindi, parlamentari e dirigenti locali, la base, che al congresso ha sostenuto Pier Luigi Bersani,
chiede al segretario di “non farsi intimidire” e di “fare scelte nette”, evitando l’eccesso di mediazione tra le varie anime del partito.

Due giorni dopo l’assemblea di Area Democratica a Cortona e il giorno dopo
il lancio della fondazione ‘Democratica’ da parte di Walter Veltroni, gli esponenti di maggioranza alzano la testa in vista dell’assemblea del 21 maggio nella quale, è la tesi dei bersaniani, “si cercherà di parlare di altro, come dimostra già la querelle inesistente sulle primarie mentre noi dobbiamo stare sui contenuti”.

Alla riunione hanno partecipato anche i big locali, come il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, ma non Bersani, impegnato proprio in Emilia e che forse per scelta ha evitato di partecipare
ad una riunione di corrente. Ma è a lui che i fedelissimi si rivolgono per chiedere più decisionismo. “Finora – racconta un partecipante alla riunione – il segretario è stato molto includente, ha fortemente voluto Franceschini capogruppo ma ci si rende conto che Franceschini è anche leader della minoranza, uno che sostiene il referendum sull’acqua a differenza della scelta del partito?”.