Tripoli, si indaga sulla strage aerea

Ha un nome l’unico sopravvissuto nel disastro aereo di mercoledì a Tripoli. Ruben van Assouw, 9 anni, originario della cittadina di Tilburg nell’Olanda meridionale, è stato riconosciuto dalla nonna e subito altri due familiari sono partiti con un volo di stato per raggiungere la Libia e confermare che si tratti proprio di lui.

Nello schianto dell’Airbus A330-200 dell’Afriqiyah Airways costato la vita a 103 persone, ha perso il fratello maggiore e i genitori. Ruben, Enzo, Trudy e Patrick van Assouw erano partiti da Johannesburgh per tornare a casa dopo un safari in Sudafrica per festeggiare l’anniversario di matrimonio. “Un dipendente dell’ambasciata
olandese a Tripoli gli ha parlato” ha detto il portavoce del ministero degli Esteri olandese, Christoph Prommersberger, “ha detto di chiamarsi Ruben, di avere 9 anni e di venire da Tilburg.

Considerate le circostanze sta abbastanza bene e sarà portato in Olanda non appena le condizioni lo permetteranno”.
Il piccolo ha diverse fratture alle gambe, ma è in condizioni stabili. La nonna, An van de Sand, ha detto al giornale olandese Brabants Dagblad di non aver ancora colto la portata della tragedia. “Non riusciamo a capire, ci sentiamo come se fossimo in un film” ha detto.

Insieme con uno zio e una zia di Ruben il ministero degli Esteri ha mandato a Tripoli una squadra di medici legali ai quali toccherà dare un nome alle decine di vittime olandesi del disastro.

Secondo le ultime informazioni diffuse dalla Afriqiyah Airways, a bordo dell’Airbus volavano 71 olandesi, 6 sudafricani, due libici, due austriaci, un tedesco, un francese, due britannici e un cittadino dello Zimbabwe. Tutti gli 11 membri dell’equipaggio erano libici. Tra le vittime c’è anche la scrittrice Bree O’Mara, autrice del romanzo di successo ‘Home Affairs’.

Era diretta a Londra dove avrebbe dovuto firmare il contratto per il suosecondo romanzo. Con lei viaggiava anche il fratello di un deputato sudafricano dell’opposizione, Anchen Dreyer. L’aereo precipitato era dello stesso modello del volo
447 dell’Air France caduto nell’Atlantico un anno fa per cause ancora misteriose.

Le autorità libiche hanno confermato che le scatole nere sono state già recuperate e che quattro investigatori della Airbus e altri tre dalla Francia sono partiti per Tripoli per partecipare alle indagini, alle quali si uniranno esperti statunitensi. “È troppo presto per fare ipotesi sulle cause dell’incidente” ha detto Sabri Shadi, amministratore delegato dell’Afriqiyah Airways, “sono state create diverse commissioni di inchiesta e abbiamo bisogno di tempo per poter trarre conclusioni. Un rapporto preliminare sarà reso noto nei prossimi giorni, ma quello definitivo richiederà più tempo, forse settimane”.