Bersani: «La lega sta con i ladroni di Roma»

BOLZANO – ”La Lega ha sempre detto ‘Roma ladrona’. Io rispondo che Roma non è ladrona ma a Roma ci sono dei ladroni e la Lega sta con i ladri di Roma”. Il segretario del Pdl Pierlugi Bersani ha scelto Bolzano, il profondo nord dello stivale, per lanciare un attacco al Carroccio. ‘


– E’ ora – ha aggiunto – di finirla di fare tutte le parti. Berlusconi lo stanno tenendo su loro. Senza la Lega non ci sarebbe Berlusconi.


La Lega Nord sudtirolese gli ha fatto immediatamente sapere che il Carroccio ”a Roma c’è andato per realizzare il federalismo”. Bersani è intervenuto a Bolzano in vista delle comunali di domenica a sostegno del sindaco uscente Luigi Spagnolli. Ha viaggiato sullo stesso aereo, sul quale si trovava anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, diretto a un comizio per il candidato sindaco del centrodestra Robert Oberrauch.


– Gli ho detto – ha raccontato Bonaiuti – che un’opposizione responsabile non può rimproverarci nulla su come abbiamo gestito la crisi economica.


Bersani sembra però non aver colto questo invito.


– Ampliare a dismisura gli appalti di carattere riservato e fuori gara – ha detto appena arrivato a Bolzano – è il classico modo in cui la corruzione può diffondersi. Ricordo che c’è il sospetto in alcuni di questi casi che ci sono state esportazioni illecite di capitale e la ripulitura attraverso lo scudo fiscale. E’ la giostra di Stato. Il governo – ha detto – deve dirci come intende estirpare questo fenomeno e come vuole cambiare i meccanismi.


Bersani ha sottolineato che si deve ”comunque stare attenti ai polveroni e fare in modo che la magistratura possa avere il tempo e il modo per indagare bene”. Secondo il segretario del Pd, ”lista o non lista, ne sappiamo abbastanza per capire che il problema c’è. Noi siamo per andare a fondo di questa vicenda”. Bersani ha sottolineato che il Pd non sta ”lavorando per fare le elezioni anticipate. C’è una maggioranza e c’è un capo dello stato».


– Se questa maggioranza non regge – ha aggiunto – noi non ci spaventiamo, siamo attrezzati. Il governo lo vedo nei guai, non solo per questa vicenda’ – ha proseguito Bersani in riferimento ad ‘Appaltopoli’ -. Il governo è in un’impasse dal punto di vista della capacità di affrontare i problemi del Paese. Davanti alla crisi cosa sta decidendo? Chiacchiere, da mesi e mesi. E’ un’impasse che si trasforma in litigiosità e contraddizioni.


A 24 mesi esatti dalla fiducia votata il 14 e 15 maggio 2008 da Camera e Senato al governo Berlusconi il segretario del Pd ha bocciato l’operato.


– Trentaquattro fiducie, una e mezza al mese. Tutto questo cosa ha portato per le prospettive del Paese? Credo niente, sono stati due anni buttati via – ha detto -. Stanno emergendo questioni di corruttele e illegalità, stanno emergendo tensioni all’interno della maggioranza. Il Partito Democratico – così Bersani – deve avere uno scatto dal punto di vista dell’affermazione del profilo e delle proposte programmatiche. Deve avere la capacità di delineare un’alternativa.