Morales e il Papa insieme per il clima

ROMA – Tre i temi: democratizzazione della Chiesa, protezione degli ecoprofughi affinché non vengano respinti e una prossima visita del Papa in Bolivia, per metter fine alle discrepanze tra il socialista e le gerarchie ecclesiastiche che esprimono “pareri politici più che religiosi”, ha lamentato.

Insolito per il protocollo vaticano, Morales ha consegnato un documento nelle mani del Papa in cui suggerisce, come “umile membro della Chiesa cattolica di base”, come rendere l’istituzione religiosa più democratica e trasparente. “La Chiesa – ha affermato – non deve negare una parte fondamentale della nostra natura di esseri umani e deve abolire il celibato. Così avrà meno figli non riconosciuti dai loro padri.

Allo stesso modo bisogna proteggere i bambini da chi si avvale di una toga per abusarne. Chi commette queste atrocità pecca e delinque”. Altro suggerimento per la democratizzazione: concedere alle donne il diritto di esercitare il sacerdozio.

Nessuna reazione è stata espressa dalla Santa Sede, ma pieno accordo è stato trovato sulla battaglia per l’ambiente. “Dopo aver ascoltato il messaggio del papa – ha spiegato a ‘Terra’ – ho capito che il santo padre è un alleato naturale dei movimenti sociali del mondo, grazie alla sua lotta per la difesa della vita, della terra e dei migranti.

Inoltre grazie al suo enorme potere, la chiesa potrebbe obbligare alcuni paesi ricchi non solo a rinnovare ma anche ad applicare il protocollo di Kyoto.La vera sfida di questo nuovo millennio per difendere i diritti umani – ha detto Morales – è difendere i diritti della Madre Terra”.