Ombre sulla morte di Kaczynski “Estranei nella cabina di pilotaggio”

È la conclusione cui è giunta la commissione interstatale che indaga sul disastro di
Smolensk e che ha comunque escluso che si sia trattato di un atto di terrorismo o di un guasto tecnico. L’equipaggio dell’aereo presidenziale, ha accertato l’inchiesta, avvertì più volte prima dell’impatto che le
condizioni del tempo rendevano impossibile l’atterraggio.

“La torre di controllo di Smolensk Severny avvertì due volte l’equipaggio che c’era nebbia sulla pista e una visibilità di 400 metri e che non c’erano le condizioni per l’atterraggio” ha detto Alexei Morozov, membro della commissione. Nel disastro del 10 aprile persero la vita Kaczynski, lamoglie e altre 96 persone tra cui i vertici militari e buona parte del gabinetto del presidente.
Lo scalo di Severny, ha concluso la commissione, era adatto per l’atterraggio del Tupolev Tu-154. “La pista
e il suo equipaggiamento consentono l’atterraggio di vari tipi di aerei, inclusi lo Yak-40 e ilTu-154” ha detto
Tatyana Anodina, a capo del gruppo di lavoro.

“Gli esperti hanno stabilito in modo definitivo che non un
attacco terroristico, nè un esplosione o un incendio e nemmeno un guasto sono la causa dell’incidente. I
motori hanno funzionato fino all’impatto con il suolo” ha aggiunto, “i sistemi automatici di allarme e quelli
di navigazione funzionavano e fornivano le informazioni necessarie all’equipaggio che veniva tempestivamente informato sulle condizioni meteo dalla torre di Kiev, da quella di Smolensk e dai piloti dello
Yak-40 dellaDifesa polacca che era atterrato un’ora e mezzo prima del disastro.

È stato stabilito che nella cabina di pilotaggio c’era qualcuno che non faceva parte dell’equipaggio. La voce di uno di essi è stata
identificata,mente alle altre saranno i polacchi a dare un nome. Sarà un elemento importante per l’inchiesta”.