Berlusconi: “Gianfranco? Nessuna ripercussione”

“Il Governo andrà avanti con il suo programma – risponde il presidente del Consiglio – sostenuto com’è da una maggioranza forte e coesa sia al Senato che alla Camera”. Berlusconi dice a proposito
del suo rapporto con il presidente della Camera: “Ho detto a Fini che per litigare bisogna essere in due e io
non litigo con nessuno. Certo non si può ricoprire una carica istituzionale ‘super partes’ e fare nello stesso tempo il controcanto al governo, alla maggioranza che ti ha eletto e al movimento di cui sei
espressione”.

Vespa chiede a Berlusconi se nel partito ci saranno formalmente una maggioranza e una minoranza: “Ho inteso e intendo costruire un partito che duri decenni e sia il protagonista della storia italiana – risponde il presidente del Consiglio -.

Un partito così può essere soltanto democratico e trasparente
con uno statuto che attribuisce ai singoli organi direttivi delle precise responsabilità.

Ci si riunisce, si discute,
si pongono problemi e se non c’è unanimità di vedute si mettono ai voti i singoli provvedimenti e la minoranza
deve adeguarsi alle decisioni della maggioranza anche per quanto riguarda il voto in Parlamento. Questa è
la regola che vige in tutti i partiti democratici dell’Occidente”.