Premio Fenice-Europa, i tre libri vincitori in giro per il mondo aspettando il verdetto finale

MILANO – Gianni Biondillo con ‘Nel nome del Padre’ (Guanda), Francesco Carofiglio con ‘Ritorno nella valle degli angeli’ (Marsilio) e Carla Maria Russo con ‘Lola nascerà a diciott’anni’ (Piemme), sono i vincitori dell’edizione 2010 del Fenice-Europa, “Un Romanzo Italiano per il mondo”.

La giuria che ha decretato il podio era formata da Luca Desiato, Giuseppe Pederiali, Claudio Toscani e Adriano Cioci. I tre romanzi sono stati ora consegnati a 600 lettori residenti in Italia e all’estero (Europa, Africa, America ed Antartide) che decideranno il “supervincitore” che sarà premiato a Pieve Emanuele (Mi) il prossimo 11 settembre.


Gianni Biondillo è nato a Milano, dove vive, nel 1966. Architetto, ha pubblicato saggi su Figini e Pollini, Giovanni Michelucci, Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi, Elio Vittorini. Presso Guanda sono usciti i romanzi: Per cosa si uccide (2004), Con la morte nel cuore (2005), Per sempre giovane (2006), Il giovane sbirro (2007), la raccolta di saggi Metropoli per principianti (2008) e, con Severino Colombo, Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo (2008). Sempre per Guanda ha curato l’antologia di racconti Pene d’amore (2008).


Nel nome del Padre inizia la notte di Natale, in un mondo che si prepara a festeggiare. Non è così per Luca: solo, abbandonato all’alcol e al dolore. Sta per compiere un gesto disperato, l’ultimo, e forse nemmeno il telefono che squilla a vuoto riesce a fermarlo. In una serie di flashback incrociati, si ripercorre la storia d’amore di Luca e Sonia, la decisione di creare una famiglia, la nascita di Alice e poi tutti i passi, banali, che conducono la coppia alla distruzione. Le vicende di un padre cui la moglie impedisce di vedere la figlia, il vuoto legislativo che vede gli uomini pieni di obblighi ma privi di diritti: a Luca non resta che lottare, incontrando altri uomini nella sua situazione.


Francesco Carofiglio è nato a Bari nel 1964, dove vive. Architetto, regista e illustratore, ha lavorato per anni come attore e autore teatrale. Scrive soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Oltre a L’estate del cane nero (Marsilio 2008, quattro edizioni), ha pubblicato per BUR nel 2005 il romanzo With or Without you e per Rizzoli nel 2007 il graphic novel Cacciatori nelle tenebre in coppia con il fratello Gianrico.


Vincenzo, giornalista che da molto tempo vive a New York, è il protagonista del suo romanzo Ritorno nella valle degli angeli. Torna ad Aquilana, piccolo paese dell’entroterra lucano, a causa della morte del padre, per fermarsi solo il tempo necessario per sbrigare le pratiche della successione. I giorni trascorsi nella casa della sua infanzia fanno riaffiorare in lui inquietudini lontane. Tutto, intorno a Vincenzo, sembra avvolgersi nel mistero di una realtà parallela in cui si muovono i fantasmi di un’altra vita. Riemergono i ricordi di una terra arcana, le paure e i segreti inconfessabili; quasi un’eco minacciosa che risuona nel paesaggio desolato della valle. La notte prima della partenza, un evento sconcertante costringerà Vincenzo alla resa dei conti con il suo passato.


Carla Maria Russo è nata a Campobasso, in Molise, ma dall’età di 13 anni vive a Milano. Laureata in lettere, ha insegnato letteratura italiana nel liceo classico. Da alcuni anni si dedica alla scrittura. Per Piemme ha pubblicato La sposa normanna (2005), che ha riscosso un vasto successo di pubblico e che ha vinto i premi Città di Cuneo per il Primo Romanzo e Feudo di Maida, Il cavaliere del Giglio (2007) e L’amante del Doge (2008). I suoi libri sono tradotti in alcuni paesi europei.


Lola nascerà a diciott’anni, ambientato nella Milano grigia degli anni più duri della seconda guerra mondiale, narra la storia d’amore tra Mara Bonfanti, bella, elegante e di buona famiglia e Mario Canevari, operaio delle acciaierie. Dal loro amore nasce una bimba che, però, verrà abbandonata appena nata e Mara sarà costretta, dalla madre e dalle convenzioni, a sposare il generale Pepe, un uomo più anziano di lei. Il generale Pepe viene trovato morto e Mara si confessa colpevole dell’assassinio ed è condannata al carcere a vita. Dovranno passare 18 anni prima che una lettera anonima giunga a disseppellire un passato dimenticato e gettare una luce sorprendente su quegli eventi lontani.
Tre romanzi che avvincono il lettore, lasciando spazi a messaggi in grado di superare le intemperie del nostro tempo.


I giurati italiani sono dislocati in varie regioni e a loro appartengono anche Fondazione Marino d’Arbe, Associazione Terni racconta, Associazione Eirene, Comunità di San Patrignano ed un gruppo di detenuti di Perugia, Terni, Spoleto, Orvieto ed Opera.


I lettori all’estero sono italiani e stranieri. Le comunità più numerose sono quelle svizzere e tedesche, il gruppo più lontano è quello della base Concordia, in Antartide, costituito da scienziati italiani e francesi.
Il Premio Fenice-Europa è patrocinato da: Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Umbria, Provincia di Perugia, Regione Lombardia e Provincia di Milano.