Borsa: l’Europa manda in fumo 144 Mld

MILANO – A disorientare, questa volta, i mercati del Vecchio Continente la stretta decisa unilateralmente dalla Germania sulle vendite allo scoperto sui titoli di Stato europei. Una misura, quella sullo ‘short selling’, che rimarrà in vigore finchè non verrà raggiunto un accordo a livello europeo, ha spiegato il cancelliere, Angela Merkel.

E lo stop tedesco ha incassato anche il placet del presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, che ha invitato ”il Comitato europeo dei regolatori a valutare rapidamente se le condizioni che hanno condotto le autorità tedesche a questa conclusione si presentino in altre parti d’Europa”.
Intanto in Italia la Consob ”per ora non intende apportare modifiche o restrizioni all’attuale normativa sulle vendite allo scoperto”.

La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, in un nota, sottolinea comunque che ”la situazione viene seguita minuto per minuto in stretto contatto anche con le altre Autorità di vigilanza europee”, e che ”eventuali nuove risoluzioni saranno tempestivamente rese note al mercato”.
Nel remake della giornata c’è anche l’euro, precipitato ai minimi da quattro anni, per poi rimbalzare nel pomeriggio di ieri portandosi 1,23 dollari in scia alla possibilità che i leader europei possano annunciare iniziative a sostegno della moneta unica.

Tra i listini europei, se Milano è stata la peggiore con il Ftse Mib che ha perso il 3,45 per cento (toccando, nel corso della seduta, anche -4 per cento), Atene ha incassato un inaspettato rialzo (+0,87 per cento), con le autorità greche che hanno provveduto al pagamento di 8,5 miliardi di euro di scadenze legate ai titoli di Stato.