Marea nera, cemento bloccherà la falla

WASHINGTON – L’operazione, che prevede l’iniezione di un liquido a elevata viscosità sulla falla del pozzo e una successiva colata di cemento, avrà inizio oggi.

La procedura, mai utilizzata a 1.500 metri di profondità, presenta secondo l’amministratore delegato della compagnia Tony Hayward una probabilità di successo del 60-70%. In caso di fallimento, informa la Bp, sono già allo studio soluzioni alternative, come un’altra cupola di contenimento o un “blowout preventer”, dispositivo di arresto della perdita del tutto simile a quello già presente sulla piattaforma esplosa e il cui malfunzionamento è stato all’origine del disastro.

La Bp ha annunciato che garantirà un contributo fino a 500 milioni di dollari per finanziare la ricerca sull’impatto ambientale della perdita.

L’amministrazione Obama, sempre più sotto pressione da parte dell’opinione pubblica e delle forze d’opposizione che la accusano di non essere all’altezza della situazione, fa sapere che non abbasserà la guardia sulla gestione dell’emergenza da parte della Bp, considerata la vera responsabile del disastro.

“Gli stiamo addosso, li controlliamo”, ha dichiarato il segretario per la Sicurezza Interna Janet Napolitano. Il segretario per il Commercio Gary Locke ha intanto dichiarato lo stato d’emergenza per l’industria della pesca, primo passo verso lo stanziamento di aiuti agli stati del Golfo da parte del governo federale.