Bersani: «Il governo ha fallito»

ROMA – Ed il no alla manovra, che mette d’accordo tutte le anime del Pd, arriva secco da Shanghai, dove si trova il segretario Pier Luigi Bersani.


– Il governo ha raccontato per due anni favole e ha fallito. Andando avanti così rischiamo di metterci nei guai – attacca il leader che boccia una manovra ‘’iniqua’’ fatta solo di ‘’tagli e condoni mascherati’’.


Carte e numeri della manovra non sono ancora arrivati sul tavolo dei vertici del Pd anche perchè, come sottolinea Enrico Letta, ‘’il governo non ha cercato alcun contatto con l’opposizione’’ al di là degli inviti a ‘’stare tutti sulla stessa barca’’.

Ma il giudizio dei democratici resta ‘’molto negativo’’, come sintetizza il capogruppo Dario Franceschini, uno dei ‘falchi’ del Pd nel demolire il provvedimento economico. E nell’ironizzare sul ruolo secondario di Berlusconi: ‘’Chi è quello seduto accanto a Tremonti che ricorda tanto qualcuno che un tempo contava?’’, scrive il leader della minoranza su Twitter.


Certo il Pd non si esime da un confronto di merito e dalla battaglia degli emendamenti quando la manovra approderà in Parlamento. Ma gli spazi di un confronto costruttivo oggi appaiono più stretti di ieri.


– Al di là – incalza Bersani – dei giochi di specchi e dei soliti accorgimenti comunicativi la sostanza è chiara: ancora una volta il prezzo sarà pagato dai redditi medio-bassi e dagli investimenti.


– Per non parlare poi del ‘’mega-condono dichiarato’’ – aggiunge Franceschini – che per il Pd è inaccettabile. L’unica misura apprezzata, oltre al taglio dei costi della politica, è la tracciabilità dei pagamenti, inserita dal governo Prodi e cancellata da Berlusconi perdendo così 14 miliardi in due anni nella lotta all’evasione.


La differenza di posizione tra il Pd e l’Udc sta nei termini. Il leader centrista Pier Ferdinando Casini parla di ‘’limiti evidenti’’ ma ancora aspetta le carte. Bersani e tutto il Pd attaccano ‘’due anni di favole sulla crisi che non c’è’’ e gli ‘’errori’’ in una politica economica che non ha fatto nulla per aiutare la crescita e combattere l’evasione. Cosè come ‘’favola’’ viene bollato anche l’appello del presidente del consiglio all’opposizione, dopo aver però accusato la sinistra dei buchi nei conti.‘


– Con queste parole Berlusconi contraddice l’appello del presidente Napolitano alla condivisione della manovra – rimanda la palla al mittente Enrico Letta per il quale ‘’è evidente che in 15 anni i governi di centrosinistra hanno rimesso a posto i conti mentre i buchi li hanno fatti i governi di centrodestra’’.z