Il modello cooperativo del Trentino nel monastero di Deir Mar Musa

SIRIA – Prosegue l’impegno della provincia autonoma di Trento, che con il governo italiano e la Comunità europea, ha avviato un programma per la valorizzazione delle iniziative di carattere spirituale del monastero cattolico di Deir Mar Musa in Siria e delle iniziative di promozione sociale ed economica delle popolazioni dedite alla pastorizia che vivono nei dintorni del monastero.

“Nel monastero siriano di Deir Mar Musa, grazie anche al lavoro di padre Paolo Dall’Oglio – spiegano dalla provincia, – viene sperimentata la pacifica convivenza e il dialogo interculturale e interreligioso fra popoli islamici e centri spirituali cristiano-cattolici.

A Deir Mar Musa la Provincia autonoma di Trento ha inviato un gruppo di giovani perché facessero esperienza di questo dialogo; di Deir Mar Musa si è occupato anche il governo italiano, che con un intervento durato alcuni anni ne ha finanziato i lavori di ristrutturazione, ed anche la Comunità europea si è mossa per quel monastero, contribuendo alla riorganizzazione della sua preziosa biblioteca”. Come spesso accade in questi “avamposti” del dialogo e delle aperture interculturali, Deir Mar Musa è un’oasi di circa 400 ettari, protetta come bene ambientale di primaria importanza, all’interno della quale opera un piccolo caseificio che raccoglie e lavora il latte prodotto dagli animali del monastero stesso, ma anche quello dei piccoli allevatori dei dintorni.

La provincia mette a disposizione dei gestori di quel caseificio non solo i finanziamenti per riorganizzarsi e rendere efficiente la raccolta, trasformazione e distribuzione dei prodotti caseari, ma anche l’esperienza in fatto di struttura cooperativistica, che è stata individuata come la migliore e la più idonea per quelle zone.

Ecco allora che in prospettiva il caseificio di Deir Mar Musa diventerà una vera e propria piccola cooperativa casearia. “Tutto ciò rientra – spiegano – rientra nei ‘progetti di sviluppo’ che costituiscono l’ossatura della solidarietà internazionale e che il Trentino sta praticando da sempre in tutti i continenti della terra”.