Emilia-Romagna terra di musica: ecco i nuovi Magazzini-Sonori

Emilia-Romagna, regione ricca di musica, compositori, musicisti, cantanti, teatri, festival, club e rassegne e… Magazzini- Sonori.

Il portale della musica della Regione si candida a conservarla, a promuoverla e a farla ascoltare agli internauti gratuitamente. Con più di 2800 brani musicali, oltre 650 schede di approfondimento su compositori, esecutori e opere musicali, 276 musicisti e gruppi musicali iscritti a FreeZone, 32 enti convenzionati e due dirette e cinque differite in streaming nel 2010 i Magazzini Sonori si presentano al pubblico in una veste nuova.

Il nuovo portale, progettato e realizzato per rendere più visibili e accessibili i contenuti dell’archivio musicale e in linea con le nuove piattaforme del web 2.0, è stato presentato ieri all’interno dell’incontro “Le nuove frontiere della comunicazione musicale sul web”, organizzato dall’agenzia informazione e ufficio stampa della Giunta regionale al Mambo, Museo d’arte moderna di Bologna.

Al centro dell’incontro, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, il confronto tra i nuovi modi di comunicare sul web e le problematiche connesse a cui hanno preso parte Patrizia Sughi, responsabile marketing e comunicazione della Fondazione Teatro Comunale di Bologna; Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna festival; i musicisti Andrea Mingardi e Sara Loreni; Emilio Ghezzi, direttore del Conservatorio Arrigo Boito di Parma. “Dobbiamo fare uno sforzo in più – ha sottolineato Mezzetti – affinché questa ricchezza sia riconosciuta in ambito nazionale e internazionale e quindi costruire sinergie, razionalizzare la spesa, creare economie di scala, qualificare le eccellenze”.

Secondo l’assessore lo strumento più adatto e che rende l’idea di sistema è il web. Per questo ha annunciato a breve la realizzazione del portale cultura, un grande network culturale, di cui strumenti come Magazzini-
Sonori, RadioEmiliaRomagna, e anche in futuro una web tv culturale, saranno pezzi fondamentali. “La
musica – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia Informazione e Ufficio stampa della Giunta regionale,
Roberto Franchini – è un grande patrimonio della nostra regione, fa parte della nostra storia e identità,
incrociando tradizione e innovazione. Web e musica è uno sposalizio azzeccato che noi stiamo perseguendo
attraverso questo progetto che ci auguriamo possa allagarsi nei contenuti e nella partecipazione di chi fa
musica ma anche di chi l’ascolta. In Emilia-Romagna esistono anche interessanti archivi musicali che il portale
potrà ospitare”.

Patrizia Sughi, responsabile marketing e comunicazione della Fondazione teatro comunale di Bologna, ha illustrato la recente esperienza realizzata con l’utilizzo dei social media ed in particolare di Facebook per avvicinarsi alle nuove generazioni. “La strada scelta – ha detto – è stata quella di
parlare con i giovani attraverso i loro canali, stimolando interesse, libertà di espressione del fruitore e attivando un’azione di marketing non convenzionale” anche attraverso la realizzazione di una
pagina di Facebook.

“Il risultato è stata la rapida crescita degli amici iscritti (5000 nei primi due mesi) – ha detto Sughi – e la vendita sul web di 1509 biglietti (di utenti tra i 18 e 35 anni) per l’opera Bohème sulla quale era stata sperimentata l’azione di promozione”. “La collaborazione già consolidata con Magazzini Sonori (399 file) – ha concluso – può solo creare nuove connessioni e una maggiore valorizzazione di entrambi i prodotti”.

“La nostra è una regione con un’altissima densità di musicisti e di grande creatività – ha sottolineato Mingardi – e Magazzini Sonori è uno strumento fondamentale per promuoverla, lontano dai falsi successi offerti dai nuovi spettacoli televisivi, e dalle disillusioni che creano”.

“Ben vengano iniziative come Magazzini Sonori – ha affermato Emilio Ghezzi – che possano dare visibilità all’alta formazione senza guardare i numeri di ascolto. Il portale musicale della Regione è un palcoscenico virtuale per molti artisti e anche di ascolto e supporto allo studio della musica, e in particolare può essere importante per la musica di ricerca, che trova
poco spazio”.