Buffon resta: “E chi viene deve sputare sangue”

Ma bacchetta i compagni bianconeri e lancia un avviso a chi verrà. “D’ora in poi – ha detto il portiere dal ritiro della Nazionale – chi viene alla Juve dovrà sputare il sangue e dare il massimo. Deve essere un punto di arrivo e di partenza, resta la società che ha fatto la storia del calcio italiano. Quest’anno abbiamo
fatto una figuraccia, e può essere salutare. Dobbiamo tornare ad avere giocatori con la mentalità Juve, con la
voglia di sudare e sacrificarsi.

Questo campionato dimostra che Ranieri non era il problema – conclude Buffon – avevamo finito un ciclo e non ce ne eravamo accorti neanche noi”. Buffon, dopo i dubbi espressi sul futuro nei giorni scorsi, è stato molto esplicito – dal raduno della nazionale – sui motivi per i quali resterà in bianconero anche con il nuovo ciclo. Ma ha anche lanciato un messaggio chiaro a tutti i compagni, senza far
nomi, sul mancato impegno della passata stagione che ha portato a una figuraccia.

“Il mio procuratore dice che sono prigioniero del mio contratto? Nel calcio d’oggi, se un giocatore vuole andare via lo fa – ha esordito il portiere bianconero e della nazionale – Da parte mia e credo anche della Juve c’è voglia di andare avanti insieme, e lo faremo. Lo faccio per la stima della gente, ho dato tanto quando nessuno me lo chiedeva ma ho ricevuto tantissimo: l’affetto dei tifosi è impagabile. E poi ho parlato con Marotta: ha le idee molto chiare”. Il progetto, innanzitutto. Che per il n.1 della Juve non si baserà sui nomi. “La scelta di restare la faccio anche per il progetto, mi auguro ambizioso, con basi solide. Nomi? Non conta quello. Piuttosto dobbiamo avere di nuovo giocatori con mentalità Juve. Campioni o gregari – ha spiegato Buffon – non contano.

Serve gente con voglia di sudore e sacrifici. Arrivare in bianconero deve essere il massimo, punto di arrivo e di partenza: e chi arriva, deve essere pronto a sputare sangue”. Segno che qualcuno non l’ha fatto? “Veniamo da una stagione nefasta, ma la figuraccia ci può tornare utile – la risposta del giocatore – Già nel finale del campionato precedente c’erano stati i segnali. Ha pagato Ranieri, i fatti hanno dimostrato che non era lui il colpevole. Eravamo arrivati alla fine di un ciclo, e non ce ne eravamo accorti”.