Italia sconfitta, Euro 2016 se lo aggiudica la Francia

La Francia è stata scelta per ospitare gli Europei di calcio del 2016, la prima competizione continentale che si disputerà a 24 squadre.

La decisione è stata annunciata dal presidente Uefa Michel Platini a Ginevra. La Francia ha superato la concorrenza dei dossier presentati dall’Italia e dalla Turchia, altre federazioni in
corsa per ospitare l’evento: del Comitato esecutivo che ha votato per l’assegnazione del torneo non
hanno fatto parte, per l’occasione, lo stesso Platini, il vicepresidente turco Senes Erzik e il presidente
della Figc Giancarlo Abete.

La candidatura della Federcalcio francese comprende 12 stadi, di cui sette
richiederanno importanti lavori di rinnovamento e quattro saranno nuovi, con 11 città coinvolte: Bordeaux,
Lens, Lilla, Lione, Nancy, Nizza, Marsiglia, Parigi (Stade de France e Parc des Princes), Saint- Etienne, Strasburgo e Tolosa.

La Francia ha già ospitato i Mondiali nel 1938 e più di recentemente quelli del 1998. “Questa vittoria – si legge in una nota del presidente della Federcalcio transalpina Jean- Pierre Escalettes – è il frutto del lavoro, della dinamicità e della mobilitazione di tutto il mondo del calcio francese, compresa la
nostra Federazione. Esprimiamo la nostra gratitudine al presidente Sarkozy, al primo ministro Fillon e a tutto il governo per il suo costante appoggio”. Secondo Escalettes Euro 2016 avrà grandi ricadute positive sul sistema calcistico francese e non solo “perché permetterà alle città e ai club coinvolti di dotarsi di stadi di primissimo piano” ma di forti influssi positivi “beneficerà anche il mondo amatoriale”.

Escalettes, dimostrando grande ‘spirito olimpico’ ha concesso anche l’onore delle armi agli avversari Italia e Turchia: “Rivolgiamo ai nostri omologhi turchi e italiani un messaggio d’amicizia: sono stati concorrenti leali e valorosi, che hanno obbligato la Francia a dare il meglio di se stessa per imporsi”.

A nulla è valsa dunque la presentazione della candidatura italiana, per la quale erano giunti a Ginevra Paolo Maldini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Rocco Crimi e il presidente Figc Giancarlo Abete, che avevano illustrato un progetto basato su “impegno assoluto, trasparenza di comportamenti, sicurezza massima, ospitalità, forti iniziative per la responsabilità sociale, una tradizione consolidata nell’organizzazione di grandi eventi calcistici” come aveva detto Abete in fase di illustrazione.

Il presidente federale aveva parlato di “un investimento importante in stadi, infrastrutture, trasporti”, un investimento “rispettoso dei sacrifici che decine di milioni di cittadini europei stanno facendo in questi momenti di crisi economica”: adesso l’obiettivo si sposta: fallito l’appuntamento con Euro 2016, le istituzioni sono pronte a riprovarci
con i Giochi del 2020.