L’appello di Napolitano: «Superare contrapposizioni e particolarismi»

ROMA – Da parte delle classi dirigenti vi deve essere «uno scatto di consapevolezza della necessità di un impegno condiviso per superare sterili contrapposizioni e dannosi particolarismi. Questo modo di interpretare la responsabilità pubblica è il miglior contributo per riaffermare, nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, le ragioni dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica». Lo sottolinea il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d’Italia, «affinché se ne facciano interpreti nelle manifestazioni, a livello locale, celebrative del 2 giugno».

«A voi Prefetti -rileva Napolitano- per il riconosciuto ruolo di terzietà a garanzia dell’interesse generale, è richiesto il massimo impegno per rendere più incisiva l’azione complessiva di governo sul territorio, contribuendo a individuarne le priorità grazie a un costante monitoraggio delle situazioni di disagio emergenti, con attenzione particolare a quei contesti nei quali più alto è il rischio di tensioni. Ho apprezzato -prosegue il Capo dello Stato- le recenti iniziative, ispirate a principi di solidarietà ed equità, che sono state attuate in ambito provinciale, in materia di sostegno al reddito delle famiglie e delle imprese, di sospensione delle procedure di rilascio di immobili per morosità, di prevenzione del fenomeno dell’usura e di moratoria delle scadenze di mutui».

L’Italia «ha bisogno di una buona Amministrazione che venga percepita nella sua capacità di dare risposte concrete alle esigenze e alle aspettative più avvertite dalle popolazioni, attraverso l’azione di amministratori e funzionari pubblici improntata a trasparenza e sobrietà».

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha anche firmato i decreti con i quali – su proposta del ministro ‘ad interim’ dello Sviluppo economico Silvio Berlusconi, di concerto con il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan – sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro
Questo l’elenco completo degli insigniti: Gian Domenico Auricchio (industria alimentare; Lombardia), Aldo Balocco (industria alimentare; Piemonte), Paolo Barberini (grande distribuzione; Lazio), Alessandro Benetton (abbigliamento; Veneto), Pierluigi Bernasconi (grande distribuzione; Lombardia), Oreste Brero (industria meccanica; Piemonte), Mario Cappellini (industria elettromeccanica; Toscana), Giovanni Cartia (credito; Sicilia), Carlo Clavarino (assicurazioni; Lombardia), Brunello Cucinelli (abbigliamento; Umbria), Giovanni De Censi (credito; Lombardia), Serenella De Martini Pacifico (edilizia; Campania), Pier Luigi Foschi (turismo; Liguria), Maria Cristina Loredan (agricoltura; Veneto), Maria Carla Macola (agricoltura; Veneto), Franco Manfredini (ceramica; Emilia-Romagna), Anna Molinari (abbigliamento; Emilia-Romagna), Mauro Moretti (trasporti ferroviari; Lazio), Diego Mosna (cartotecnica; Trentino-Alto Adige), Sebastiano Pitruzzello (industria alimentare; Estero), Carlo Pontecorvo (industria alimentare; Campania), Andrea Riffeser Monti (editoria; Emilia-Romagna), Michele Rubino (industria alimentare; Campania), Paola Santarelli (edilizia; Lazio), Francesco Tornatore (industria elettronica).