Cgie: “A Francoforte ritrovata unità contro i tagli decisi dal governo”

La commissione continentale del Cgie Europa e Africa del Nord e le rappresentanze dei Comites e delle Associazioni venute dalla Germania, dal Belgio, dalla Svizzera, dalla Francia dal Lussemburgo, dall’Olanda, dal Regno unito, dai Paesi Scandinavi, dalla Grecia e dall’Algeria, riunitasi in assemblea pubblica a Francoforte sabato scorso durante la manifestazione contro la ristrutturazione consolare, hanno fatto
quanto contenuto nell’appello dell’assemblea generale del Cgie.

Lo straordinario incontro ha permesso di rafforzare il legame delle varie rappresentanze di tutta l’Europa e Africa del nord. Secondo quanto deciso
durante la riunione, “la questione italiana all’estero non può essere più considerata residuale e di retroguardia, al contrario le comunità oggi rappresentano, sul piano economico e culturale, una realtà importante tanto per i paesi in cui vivono quanto per l’Italia”.

“Lo smantellamento delle politiche e degli
interventi verso le questioni essenziali quali ad esempio la lingua e la cultura italiana, l’informazione, l’assistenza agli anziani, i servizi consolari e l’attenzione alle giovani generazioni, unitamente
alla negazione dei diritti quale la sospensione e il rinvio del rinnovo degli organismi di rappresentanza
(Comites e Cgie) mettono – si legge nel documento della commissione – la comunità italiana residente all’estero in una situazione di emergenza”.

L’Assemblea degli italiani all’estero “non considera giustificato il rinvio delle elezioni dei Comites con l’alibi della riforma degli organismi di rappresentanza. L’Assemblea non considera questa riforma la priorità delle priorità, anzi ritiene valida e pertinente la legge attuale, al contrario è prioritario un rafforzamento delle competenze dei due organismi.

L’Assemblea dà mandato ai Comites e al Cgie di riaprire il dialogo e il confronto con il Parlamento ed il governo. Per questa prospettiva si devono manifestare le condizioni affinché questo dialogo e confronto siano veri e le ragioni degli uni e degli altri vengano tenute nella giusta considerazione. Questo impegno deve determinare le condizioni per la rapida approvazione della legge in modo tale da consentire di rinnovare gli organismi di rappresentanza entro giugno 2011.

L’Assemblea ha elaborato un programma di lavoro che i Comites ed il Cgie congiuntamente dovranno consegnare alla rappresentanza parlamentare del collegio estero. I punti principali scaturiti dall’assemblea riguardanola lingua e la cultura italiana, i servizi della rete consolare e soprattutto l’attenzione alle giovani generazioni”.

“Nessuno – si legge nel documento – può permettersi di sottovalutare il contributo economico e culturale che le comunità italiane nel mondo danno ancora oggi allo sviluppo dell’Italia”. L’Assemblea degli italiani all’estero rivendica inoltre “la preparazione per dicembre 2011 della seconda Conferenza mondiale dei giovani, che darà continuità ai risultati della conferenza precedente, mettendo al centro la valorizzazione delle conoscenze dei giovani cresciuti in emigrazione e di
quelli che ancora oggi lasciano l’Italia, le cosiddette nuove mobilità”.

L’Assemblea ribadisce che “la rappresentanza degli italiani nel mondo è unica ed è composta da quattro anelli: associazionismo, Comites, Cgie e rappresentanza parlamentare. A loro si chiede di lavorare in maniera unitaria. I parlamentari,
in modo particolare, devono trovare i metodi più idonei, attraverso il confronto ed il consenso affinché
punti individuati possano essere affrontati immediatamente in modo da riportare l’attenzione del
Paese, sul sistema Italia per ottenere da subito i risultati che le Comunità italiane attendono da tempo”.