Germania, si dimette Koehler “Non mi è stato dato rispetto”

Nel dare lettura quasi con le lacrime agli occhi di una breve dichiarazione, con al fianco la moglie Eva Luise, il capo dello Stato ha affermato con voce rotta dall’emozione che la sua drammatica decisione è stata motivata dal fatto che le critiche espresse nei suoi confronti hanno rappresentato una “mancanza di rispetto per la funzione” da lui ricoperta.

In un’intervista alla radio pubblica federale ‘Deutschlandfunk’,
concessa dopo una visita ai militari del contingente tedesco in Afghanistan, Koehler aveva affermato
sabato scorso che “un grande Paese come il nostro, con il suo orientamento verso l’esportazione, deve
sapere che in caso di necessità è necessario anche un intervento militare per difendere i nostri interessi”.


Entrando nei particolari, il presidente aveva aggiunto che questi interessi riguardano “le libere vie di comunicazione commerciale, ma anche l’impedimento di instabilità di tipo regionale, che sicuramente si ripercuoterebbero negativamente sulle nostre possibilità in termini di commercio, posti di lavoro e salari. Bisogna discutere di tutto questo, non siamo sulla strada sbagliata”.

Da tutti i partiti, compreso quello cristiano-democratico di Angela Merkel, erano piovute critiche alle affermazioni del presidente, mentre in un
durissimo giudizio il costituzionalista Ulrich Preuss, le aveva definite “estremamente irritanti” in quanto da esse “traspare un accento imperiale, che ricorda gli imperialisti inglesi del XIX secolo, che difendevano con gli stessi argomenti la loro dominazione dei mari”.