Adriano, a Roma per rifarsi una vita

Adriano ha voglia di tornare in Italia per ricostruire la propria immagine: parola di Gilmar Rinaldi, procuratore dell’Imperatore che a Sky Sport 24 ha voluto chiarire il significato di alcune foto circolate nei giorni scorsi in Brasile e che ritraggono l’attaccante con delle armi in mano.

“È una situazione vecchia – assicura -, sono foto uscite ieri (lunedì, ndr) su un giornale che erano state fatte a Como alla presenza
di un altro calciatore brasiliano, del cugino e dello zio di Adriano. Sono armi-giocattolo, quel giornale
(O’Dia, ndr) ha fatto confusione. Hanno pensato di fare il grande colpo, ma è una storia che risale a tre
anni e mezzo fa”. Rinaldi racconta che “il 6 luglio 2007 Adriano è stato vittima di tentativo di estorsione
in Brasile. Una persona ha parlato prima con me, cercando di seminare terrore, Adriano lo ha denunciato
e da allora cercano di metterlo in difficoltà.

Problemi con la polizia? Quando è uscita questa cosa
hanno detto ‘dobbiamo ascoltare Adriano, lui andrà lì e dirà le cose che ho detto io. Adriano è una vittima in
questo caso, e andrà per l’interrogatorio prima di venire a Roma, per chiudere la situazione”.

La Roma,
prossima destinazione di Adriano (e di Fabio Simplicio, come confermato dallo stesso Rinaldi e come poi
ufficializzato dalla società, che lo ha messo sotto contratto per tre anni a 1.1 milioni di euro), è a conoscenza
di tutto: “Ho chiamato subito la direzione della Roma e ho spiegato tutto, non c’è nessun problema. Il
problema è che qui in Brasile cercheranno di fare un po’ di confusione, ma ho spiegato a Daniele Pradè e la
cosa si è chiusa lì.

La prossima settimana saremo in Italia per sistemare il contratto e iniziare una nuova vita”. Se la Roma chiedesse l’inserimento di una clausola, visti i trascorsi ‘difficili’ di Adriano nell’Inter, “noi
siamo d’accordo, non abbiamo paura di queste cose. Per noi non c’è nessun problema, l’idea di Adriano è di
tornare e fare il professionista vero”

. Adriano – assicura ancora Rinaldi – “è veramente motivato, è in sovrappeso di due-tre chili che in una settimana però andranno via. La sua scelta è la Roma. Non torna in Italia per i soldi, ma perché ha un debito con il popolo italiano e vuole tornare a fare il calciatore a livello internazionale. Lui è contentissimo di questo, perché la Roma non è solo una squadra di calcio, è gestita come una famiglia e siamo felici di andare lì. Se ho sentito l’Inter? Sì, ma solo per fare loro i complimenti. Con Branca c’è un rapporto buonissimo, quando verrò in Italia lo chiamerò per un caffè.

L’Inter – conclude – è una squadra che rimarrà nel cuore”. E intanto il giudice di Rio Luiz Alberto Cunha de Andrade, che si sta occupando del caso dei presunti rapporti fra l’Imperatore e il trafficante Fabiano Atanasio, uno dei capi dei ‘narcos’ di Vila Cruzeiro ha specificato che “per ora a carico di Adriano non ci sono accuse, deve essere sentito solo come testimone, ma sarebbe bene si presentasse per chiarire i fatti che lo riguardano
e dimostrare che non ha nulla da nascondere”.

Adriano non si è presentato, mandando un suo avvocato
ma ora, secondo il giudice “ha tempo per presentarsi fino a tutto mercoledì”. Se non lo farà, e anche se
domenica dovrebbe partire per l’Italia, per firmare con la Roma, Andrade ha detto che “potremmo trovare il
modo per costringerlo a presentarsi in tempi brevi”.