“La nostra Costituzione sia forza propulsiva”

“Abbiamo vissuto anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva
dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia”: questo il
messaggio inviato dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano al capo di Stato maggiore della Difesa, generale
Vincenzo Camporini, in occasione della Festa della Repubblica.

Il Presidente ha ripercorso le origini della
Repubblica Italiana, ringraziando le forze armate, che nel corso degli anni ne hanno accompagnato la
crescita: “Nel celebrare il 64esimo anniversario della Repubblica Italiana raccolto dinanzi al mausoleo del
Milite Ignoto, il mio primo deferente pensiero va ai militari di ogni arma, grado e specialità che hanno
perso la vita nell’adempimento del dovere al servizio della Patria.

Il 2 giugno del 1946 – prosegue Napolitano – ha avuto inizio un periodo nuovo e straordinario nella storia dello statonazionale unitario”. Il Presidente, che ieri mattina ha reso omaggio alla Tomba del Milite ignoto ed ha assistito alla parata militare ai
Fori Imperiali, ha parlato del futuro dell’Italia chedovrà essere “soggetto protagonista della comunità
internazionale e di un’Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità”.

“In un mondo sempre più interdipendente – sostiene Napolitano -, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia;
non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell’umanità sarà costretta a vivere nell’indigenza. Dobbiamo lavorare insieme – conclude il Capo dello Stato – per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa”.

Alla mattinata di celebrazioni sono intervenuti anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Renato Schifani, che ha
ricordato l’importanza delle forze armate: “Un pensiero ai nostri militari impegnati all’estero e soprattutto ai
nostri caduti. Oggi più che mai non possiamo esimerci dal ricordare il loro sacrificio e il loro spirito di abnegazione”.

La seconda carica dello Stato ha sottolineato che “è grazie al loro sacrificio che abbiamo potuto garantire e continuiamo a garantire la pace e la sicurezza anche all’interno del nostro Paese contro il terrorismo internazionale”.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini si è recato invece a Herat, in Afghanistan, in visita presso il contingente italiano. Dopo aver deposto una corona d’alloro al monumento
commemorativo per militari italiani caduti in Afghanistan, Fini ha detto di essere “orgoglioso di portare ai
nostri militari in Afghanistan il sostegno di tutto il nostro popolo”.

In occasione della Festa della Repubblica sono giunti anche gli auguri degli Stati Uniti: il sottosegretario di Stato dell’amministrazione Obama Hillary Clinton si è congratulata “con il popolo italiano che celebra la 64esima Festa della Repubblica”,
ribadendo che i due paesi sono uniti dalla “condivisione di valori che stanno alla base della nostra alleanza,
come la libertà, l’uguaglianza, il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto”.

Strascico polemico
nelle parole di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che nel constatare l’assenza dei ministri leghisti ha parlato
di un “brutto segnale”, sottolineando però che “quello che conta è che l’83% degli italiani è orgoglioso
di far parte di un’unica grande nazione”.