Israele, rilasciati gli attivisti italiani

I sei attivisti italiani, fermati dopo il blitz israeliano contro la flottiglia umanitaria che portava aiuti umanitari per la striscia di Gaza, sono stati rilasciati ieri mattina e dopo essere saliti a bordo di un pullman nel centro di detenzione di Beer Sheva hanno raggiunto, sotto scorta, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Insieme agli italiani si sono messi in viaggio anche altri attivistiinternazionali, caricati dalla polizia israeliana su un volo per la Turchia.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che per i 6 italiani “non ci sono problemi di salute”. Il titolare della Farnesina, impegnato a Sarajevo nella Conferenza Ue-Balcani, ha spiegato che “i nostri funzionari hanno visto e accompagnato i nostri connazionali in aeroporto”.

Frattini ha poi affermato che “questa vicenda non si deve ripercuotere sul processo di pace” ricordando che “gli sforzi per la pace sono ora la parola d’ordine”. Il ministro ha poi sottolineato che “siamo stati il primo ed unico paese europeo quando c’era ancora la crisi in atto a portare dei beni fino alla frontiera
di Gaza”, aggiungendo che tutto ciò che c’era da fare “lo abbiamo fatto, lo facciamo, e lo faremo”.

Papa Benedetto XVI, al termine dell’udienza generale, ha rivolto un appello “a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale perché ricerchino soluzioni giuste attraverso il dialogo in modo da garantire alle popolazioni dell’area migliori condizioni di vita, in concordia e serenità”. “Ancora una volta – aggiunge
il pontefice – ripeto con animo accorato che la violenza non risolve le controversie ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza”.