Rai, Berlusconi irrompe a ‘Ballarò: «Menzogne sulla Tv di Stato»

ROMA – La manovra economica al centro di Ballarò, con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti come super-ospite per spiegare misure e ragioni di un decreto legge così importante. Ma sulla questione dell’evasione fiscale il giornalista di Repubblica Massimo Giannini chiama in causa il premier Silvio Berlusconi che poi irrompe a sorpresa in diretta replicando anche sui sondaggi mostrati.


– Il mio gradimento è al 62% e quello del governo è vicino al 50%. Non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne – risponde.


Il premier attacca Giannini che poco prima aveva affermato come, durante il governo Prodi, Berlusconi in qualche modo giustificava l’evasione a fronte di una pressione fiscale troppo alta.


– Non c’è mai stato da parte mia il sostegno all’evasione fiscale – ha scandito il premier sottolineando che queste ”sono menzogne assolute e con questa manovra – ha aggiunto – si fanno passi avanti”.


Il premier non lascia il tempo alle repliche. E il conduttore Giovanni Floris prende la parola:


– Quello che non è accettabile in una tv di stato è che si inizi un dialogo e poi si insulti buttando giù il telefono prima che arrivi la risposta.


A stretto giro di posta interviene l’Idv di Di Pietro per criticare l’intervento televisivo del presidente del Consiglio definendolo criminogeno. La serata era cominciata con la copertina di Maurizio Crozza che aveva salutato Tremonti come il capo del governo. Ma il ministro, parlando delle iniziative anti-crisi in Europa, ha sottolineato ”il ruolo decisivo” del premier italiano ”che non sono io”.


– Il governo ha dimostrato con la manovra grande coesione – ha detto, e bolla gli ”scazzi” come roba senza interesse.


Tremonti ha parlato di tagli, lotta all’evasione, province. Ha fatto anche un ‘mea culpa’ sugli enti culturali che dovevano essere soppressi.


– Ho fatto un errore – ha affermato -, avevo mandato quell’elenco a Palazzo Chigi, pensavo che fosse condiviso. E comunque su un provvedimento cosi’ importante con oltre 50 articoli e fatto in così poco tempo possono anche esserci uno, due, tre errori.


Scherzando ha aggiunto:


– Pagherò lo sgarbo a Bondi facendo lezioni alla scuola del partito.


Sulla sanatoria dei cosiddetti immobili ‘fantasma’, Tremonti ha spiegato che è ”l’opposto di un condono” perchè su due milioni di case sconosciute al catasto ”non si pagavano le tasse e invece si pagheranno”. Il ministro ha quindi sottolineato l’importanza delle norme sulla lotta all’evasione chiarendo che si tratta di ”cose mai fatte nè dalla sinistra nè dalla destra”.


Infine sulle province:


– Non ce le dimentichiamo. C’è un emendamento al Codice delle Autonomie, alla Camera, con alto tasso di accordo tra maggioranza e opposizione. Lì ci sarà un riordino vero delle amministrazioni e sarà una grande riforma.