Gelo tra Lega e il Colle, l’irritazione di Napolitano

ROMA – A Roma, alla parata ai Fori Imperiali, non c’erano nè ministri nè leader. Maroni era a Varese, dove l’Inno nazionale non è stato suonato, ma una banda giovanile ha intonato cover di Gino Paoli e Andrea Bocelli. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, non ha nascosto una certa irritazione quando gli è stato chiesto dell’assenza del responsabile del Viminale sul palco delle autorità in via dei Fori Imperiali. Perchè non c’era?


– Questo dovete chiederlo a lui – ha risposto conversando ieri pomeriggio con i giornalisti nei giardini del Quirinale -. Sono stati invitati tutti i ministri e c’erano parecchi ministri. Alcuni mancavano, mancavano anche l’altra sera. Ognuno avrà le sue ragioni.


Per il resto, la parata è andata in scena senza sbavature anche quest’anno, un po’ ristretta perchè i soldi scarseggiano – 6.000 i partecipanti rispetto ai 6.400 della passata edizione e ai 7.200 di quella prima, una contrazione continua – e con il consueto bagno di folla. Anzi, di gente ce n’era anche di più: al completo le tribune di via dei Fori imperiali e gremita piazza Venezia per il concerto della banda militare interforze, una novità di quest’anno.


– Una scommessa vinta – dice il ministro della Difesa La Russa.


Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’occasione e’ servita per ricordare ‘’la forza propulsiva dei valori della nostra Costituzione’’. E lanciare un monito:


– Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa.
A guastare in parte la festa, come detto, è stata solo la polemica sull’assenza alla cerimonia dei leader leghisti. Non che a Roma il Carroccio non fosse rappresentato, perchè sul palco c’erano un sottosegretario, Francesco Belsito, il vicecapogruppo alla Camera, Sebastiano Fogliato, e quello del Senato, Lorenzo Bodega, che infatti ha parlato di ‘’polemica strumentale’’. Ma l’assenza dei leader della Lega ha ricevuto lo stesso critiche trasversali.


– E’ un’offesa agli italiani – ha detto De Magistris dell’Idv.


– Vogliono dividere e demolire l’Italia – ha commentato il presidente della Provincia di Roma Zingaretti, del Pd.


– Una nota stonata e un’occasione persa – per Cesa dell’Udc.


– Un brutto segnale – ha tagliato corto il sindaco della capitale Alemanno.


Napolitano, dopo la risposta sull’assenza del ministro Maroni, usa però parole di distensione per stemperare le polemiche.


– Quella di stamattina – sostiene – è stata una partecipazione assolutamente unitaria, sia di popolo che di rappresentanze. Sul palco c’erano rappresentanti dell’opposizione, della maggioranza, delle istituzioni, senza alcuna eccezione.


I numeri della parata: 233 bandiere e medaglieri, 5.650 militari, 430 civili, 210 ‘quadrupedi’, cioè cani e cavalli, 262 mezzi e nove velivoli, le Frecce tricolori.