Sono senza lavoro tre giovani su dieci

Il tasso di disoccupazione ad aprile è salito all’8,9% (il top dal 2001) mentre continua a crescere il tasso di
disoccupazione tra i giovani: quasi il 30% è senza lavoro. Lo rende noto l’Istat precisando che si tratta del livello più alto dal gennaio 2004.

Il tasso di disoccupazione è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti percentuali rispetto ad aprile 2009. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale a 2 milioni 220 mila unità, in crescita dell’1% (+21 mila unità) su base mensile e del 20,1 per cento (+372 mila unità) su base annua. Sulla base delle informazioni finora disponibili, segnala ancora l’Istat, il numero di occupati si attesta a 22 milioni 831 mila unità (dati destagionalizzati), in aumento dello 0,2% (+56 mila unità) rispetto a marzo e inferiore dell’1,3% (-307 mila unità) rispetto ad aprile 2009.

Continua a crescere il tasso di disoccupazione tra i giovani: quasi il 30% è senza lavoro. Nella popolazione tra
i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione sale infatti al 29,5%, ad aprile, con un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,5 punti percentuali rispetto ad aprile 2009. “La rilevazione Istat
del mese – sostiene in una nota il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi – contiene due dati solo apparentemente contraddittori. Crescono, infatti, di un decimale tanto il tasso di occupazione quanto
quello di disoccupazione.

La ripresa alimenta il primo ma, in certa misura, anche il secondo”. “Il tasso di disoccupazione, infatti, – continua Sacconi – è influenzato ovviamente dalla difficoltà di trovare un lavoro da parte di coloro che lo cercano ma, in ogni fase di ripartenza dell’economia, una porzione di ‘scoraggiati’ sono incoraggiati ad offrirsi sul mercato del lavoro.

Non a caso scende il tasso di inattività che indica coloro che né lavorano né cercano lavoro – spiega Sacconi -. Il differenziale con la media europea rimane inalterato perché anch’esso sale di un decimale arrivando al 10,1%”. Per la Cgil si tratta di “dati gravissimi, in costante aumento tutti i mesi, e ai quali mancano risposte credibili da un governo assente”. Così Fulvio Fammoni, segretario confederale del sindacato. I dati Istat “certificano il fatto che siamo al livello più alto della disoccupazione da 9 anni mentre per i giovani si sfiora drammaticamente il 30%”. Secondo il segretario
confederale della Cisl Giorgio Santini, i dati Istat di aprile confermano “che il tasso di disoccupazione
complessivo rimane alto e, seppur di poco, continua a crescere, mentre registra un ulteriore salto il tasso di disoccupazione giovanile, che sfiora oramai il 30%.

Tali dati accrescono le preoccupazioni per la debolezza della ripresa economica che rende lungo ed incerto il riassorbimento dei cassintegrati ed aggrava la disoccupazione strutturale, particolarmente dei giovani, delle donne, nel Mezzogiorno”.