Pdl al Pd: «E’ ora che cambi atteggiamento»

ROMA – Il ministro Brunetta rilancia la necessità di ‘’migliorare’’ la manovra, confortato in questo dalle parole del premier Berlusconi di sabato; e il Pdl chiede al Pd di modificare la sua posizione. In questo contesto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini dà la propria disponibilità al confronto, dopo che il Pdl ha confermato la cauta apertura verso le opposizioni. Il Pd deciderà la linea oggi, quando Pier Luigi Bersani riunirà il Comitato Economia e Finanza del partito.


– Fatti salvi i saldi – ha detto Brunetta – nessuno può negare che la manovra possa migliorare nel passaggio alle Camere. Anzi io credo che si possa rafforzarla, i mercati ci guardano.


Insomma, sottolineando che i saldi possono essere migliorati, il ministro vuol far capire che le richieste di modifica non si traducono necessariamente in un assalto alla diligenza che depotenzi l’incidenza della correzione finanziaria. Timore forte nel ministro Giulio Tremonti che già nei giorni scorsi ha sottolineato i rischi di una manovra non blindata, come quelle degli anni scorsi. Brunetta ha spiegato qual è il punto a cui tiene maggiormente: recuperare i soldi per attuare la sua riforma che premia la meritocrazia nella Pubblica amministrazione, riforma azzerata dai tagli lineari di Tremonti.


Curiosamente proprio il Pd, con cui spesso Brunetta si è scontrato, ha ieri detto attraverso il vicesegretario Enrico Letta, di voler ‘’sfidare la maggioranza sull’applicazione della riforma Brunetta-Ichino sulla meritocrazia’’. A confermare la possibilità che si aprano spiragli di confronto è stato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che ha echeggiato le parole di Berlusconi di sabato, ed ha invitato il Pd ad affrontare la manovra con ‘’spirito di collaborazione nazionale’’.


Enrico Letta ha spiegato che il partito appoggerà le misure della manovra contro l’evasione fiscale, anche perchè esse reintroducono le leggi volute dai precedenti governi del centrosinistra, a partire dalla tracciabilità dei pagamenti. Ma lo stesso Letta pone il veto sul condono edilizio, su cui peraltro ieri è arrivata una smentita ufficiale del gruppo del Pdl del Senato.


In ogni caso oggi pomeriggio il Pd riunirà il proprio Comitato Economia e Finanze e deciderà la linea da tenere in Parlamento. Da domani aprirà poi un giro di consultazioni con le parti sociali per ascoltare le richieste e presentare le proprie proposte. Primo incontro con la Uil.