Pedrosa vince al Mugello

SCARPERIA – Con Valentino Rossi a letto e davanti alla TV, i protagonisti della Motogp corrono la prima gara dopo 230 presidiate dal campione di Tavullia. La lotta anche in questa classe è tutta spagnola. Sin dalle prove si era intuito che Dani Pedrosa con la sua Honda avrebbe impegnato le Yamaha, mentre l’australiano Casey Stoner con la Ducati non è mai entrato veramente in partita.


Rossi, ironico come solo lui può essere, aveva dichiarato dall’ospedale: “Spero non vinca nessuno”, ma non poteva andare così. Questa volta la responsabilità di essere il primo a vincere senza Valentino, se l’é presa Dani Pedrosa, imponendo un ritmo alla gara della Motogp impressionante. Il fantino della casa giapponese ha girato quasi sempre sui tempi delle qualifiche, lasciando Lorenzo da solo con Andrea Dovizioso a giocarsi il secondo posto. La lotta tra il compagno di squadra di Rossi e l’italiano è durata relativamente poco, ma alla fine il risultato accontenta entrambi i piloti, mentre per Pedrosa la vittoria significa salire di due posizioni in classifica, dalla quarta alla seconda. A Lorenzo il secondo posto nel GP d’Italia va bene.


Pedrosa era difficilmente battibile e il maiorchino ha saputo accontentarsi per portare fieno utile in cascina per il campionato. Rossi sarà fuori dai giochi per almeno sei settimane il che significa che ci sono da spartire 150 punti e gli spagnoli iniziano a fare la bocca su questo titolo. Se da una parte Lorenzo sembra il pre destinato alla vittoria del mondiale con Valentino infortunato, è anche vero che potrebbe anche perderlo se Pedrosa dovesse trovare tutte le domeniche un set up buono come quello del Mugello.


“Non sono riuscito ad avere lo stesso ritmo delle prove – ha detto Lorenzo – ma anche se ci fossi riuscito non sono certo che avrei potuto lottare con Pedrosa, ha fatto una gara perfetta”. Sul podio, Jorge, si è presentato con la maglia di Rossi, un segnale per il rivale? “Vale è un grande campione – afferma Lorenzo – io da quando sono piccolo tifo Biaggi, ma secondo me un mito come Rossi andava ricordato in questa gara. Tutto il pubblico sentiva la sua mancanza e anche per noi, le gare senza Vale si sentono”.


Dovizioso, invece, è ancora acerbo per poter pensare di vincere il mondiale, anche se la costanza di podi fatta vedere nelle ultime due gare, con due terzi posti, lo candidano naturalmente ad essere uno degli “incomodi” per la lotta iridata. C’é molto lavoro da fare in casa Ducati per recuperare un Casey Stoner da qualche tempo sotto tono. Dopo aver vinto due gare nel 2009 al ritorno dal suo malessere dovuto all’intolleranza al lattosio, l’australiano ha iniziato il 2010 sciupando troppo. Il quarto posto del Mugello su due privati bravi come Melandri e De Puniet, non basta. I nostri si difendono, ma non tutto va come vorremmo.

Con il “Bomber” (come ha scritto Simoncelli in un cartello per Rossi) fuori dalla partita, la nostra formazione soffre molto. Abbiamo poche punte da schierare, in Motogp, possiamo sperare in una crescita veloce di Dovizioso, mentre per Marco Simoncelli l’apprendistato appare ancora lungo. L’ex campione della 250, dopo aver fatto un lungo nelle prime battute della gara, ha rimontato fino alla nona posizione, quindi lontano dalle posizioni che contano.

Melandri al Mugello ha cercato di difendere la nostra bandiera, ma una Ducati ufficiale in mano a Stoner è comunque più performante di una Honda clienti, dunque ci sta il quinto posto. Ora a motori spenti le riflessioni da fare sono più generali. Con Rossi fuori dalla scena, la Motogp rischia molto per la mancanza di un personaggio forte come Vale e per la penuria di moto in pista. Oggi a finire la gara sono stati solo in 14, pochissimi quando il regolamento prevede punti ai primi 15.