La prima volta della Slovacchia

La prima volta è sempre speciale. Lo sarà anche per la nazionale slovacca, esordiente nel mondiale sudafricano. Il paese centroeuropeo ha raggiunto lo storico traguardo del suo primo Mondiale vincendo il gruppo 3 europeo con 22 punti all’attivo, frutto di 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, con 22 reti segnate e 10 subite. Gli slovacchi hanno preceduto la Slovenia (20 punti), i rivali della Repubblica Ceca (16), l’Irlanda del Nord (15), la Polonia (11) e San Marino (0).

La Slovacchia arriva a questo mondiale con l’illusione di arrivare il più lontano possibile.
Sono comuni le storie delle esordienti che fanno storia alla prima presenza, sia per l’entusiasmo o grazie al talento dei giocatori che scendono in campo. Troviamo casi come il Senegal di Bruno Metsu che arrivò fino ai quarti di finale nel 2002, nella gara d’esordio furono capaci di battere la Francia, campione in carica. Nel ’94, la Nigeria prese il volo nella fase a gironi superando paesi come l’Argentina di Maradona e la Bulgaria di Stoichkov. Ancora l’Irlanda nel mondiale ’90, si arrese ai quarti contro gli azzurri; o la Corea nel ’66 capace di eliminare l’Italia. Questi sono stati alcuni esempi di nazioni debuttanti che hanno scritto il proprio nome per l’ottima impressione lasciata tra i tifosi della palla a chiazze.


Le nazionali esordienti hanno un piccolo vantaggio rispetto alle altre, sempre sanno guadagnarsi la simpatia e l’appoggio da parte dei tifosi ‘neutrali’ di tutto il mondo.


Hamsik e compagni arrivano in Suafrica con la voglia di emulare la prestazione della Croazia nel ’98, allora la nazionale balcanica sfiorò la finale. La Slovacchia e il paese balcanico hanno qualcosa in comune: entrambe hanno preso parte ad 8 edizioni del mondiale, ma sotto un’altra bandiera, la Croazia era l’ex Jugoslavia e la Slovacchia era Checoslovacchia. I centroeuropei sotto l’antico nome sono riusciti a piazzarsi in due occasione nella finale: nel ’34 (sconfitta 2-1 dall’Italia) e nel ’62 (superati 3-1 dal Brasile). Il miglior risultato di sempre della Checoslovaccia fu la vittoria nell’europeo del ’76, quando superarono la Germania campione in carica del Mondiale del ’74.


La Slovacchia, anche se è una nazionale esordiente, ha nella sua rosa giocatori d’importanza a livello internazionale com’è il caso di Marek Hamsik, stella del Napoli. Altri giocano in Germania, Inghilterra, Turchia, Polonia e Francia. Nella lista dei preconvocati dal commissario tecnico, Vladimir Weiss spicca il nome di Martin Skrtel, difensore del Liverpool.


Hamsik e compagni esordiranno nel mondiale il prossimo 15 giugno contro la Nuova Zelanda, cinque giorni dopo sfideranno Paraguay ed infine il 24 giugno giocheranno contro l’Italia a Johannesburgo.
Il girone non è facile per la Slovacchia, ma può darsi che l’emozione del primo Mondiale ispiri la squadra e la faccia arrivare lontano.

Il ct della Slovacchia, Vladimir Weiss, ha diramato la lista dei 23 convocati per i Mondiali di Sudafrica 2010. Ne fanno parte la maggioranza dei giocatori che hanno conquistato la storica qualificazione, guidati dal centrocampista del Napoli Marek Hamsik. Unico assente Marek Mintal che ha chiuso la sua carriera lo scorso anno.
Ecco la lista dei 23.


Portieri: Jan Mucha (Legia Varsavia), Lubos Kamenar (Nantes), Dusan Kuciak (Vaslui), Dusan Pernis (Dundee United).


Difensori: Marek Cech (West Bromwich Albion), Jan Durica (Hannover), Tomas Hubocan (Zenit San Pietroburgo), Lubomir Michalik (Leeds United), Mario Pecalka (Zilina), Peter Pekarik (Wolfsburg), Martin Petras (Cesena), Kornel Salata (Slovan Bratislava), Martin Skrtel (Liverpool), Radoslav Zabavnik (Mainz).


Centrocampisti: Marek Hamsik (Napoli), Miroslav Karhan (Mainz), Jan Kozak (Plitechnica), Juraj Kucka (Sparta Praga), Marek Sapara (Ankaraqucu), Stanislav Sestak (Bochum), Zdeno Strba (Skoda Xanthi), Dusan Svento (Salzburg), Kamil Kopunek (Spartak Trnava), Miroslav Stoch (Twente Enschede), Vladimir Weiss (Manchester City).


Attaccanti: Filip Holosko (Besiktas Istanbul), Martin Jakubko (Mosca), Erik Jendrisek (Schalke), Robert Vittek (Lilla).

IL CT


Il condottiero della cavalcata trionfale


L’allenatore della Nazionale slovacca è Vladimir Weiss, nato il 22 settembre 1964 a Bratislava. Weiss vanta ottimi trascorsi da calciatore, ruolo centrocampista, avendo militato perfino nella Nazionale cecoslovacca che prese parte ai Mondiali di Italia ‘90 disputando 3 gare, compresa la sconfitta per 0-2 subita proprio dalla selezione azzurra. Complessivamente ha collezionato 19 presenze nella Nazionale cecoslovacca, mentre successivamente ha messo insieme altre 12 presenze nella nazionale slovacca.


Weiss ha iniziato la sua carriera tecnica con l’Artmedia Petrzalka, club con il quale aveva concluso la sua carriera agonistica, nel 2000/01; in precedenza aveva giocato anche con Hurbanovo, Inter Bratislava, Sparta Praga, Petra Drnovice, Kosice, Dunajska Streda, infine proprio con l’Artmedia Petrzalka, a partire dal 1996/97. Dall’estate 2000 è sempre stato sulla panchina del club slovacco (con cui ha vinto 2 scudetti e 2 coppe nazionali), tranne che da febbraio 2006 a giugno 2007, periodo in cui ha guidato la squadra russa del Saturn Ramenskoye.


Weiss ha assunto l’incarico di ct slovacco nel giugno 2008, inizialmente con il doppio ruolo tra Nazionale ed Artmedia, poi solo alla guida della Nazionale. Ha un figlio che ha lo stesso nome e gioca nel Manchester City.

LA STELLA


‘O scugnizzo’ slovacco

Hamsík esordisce nella selezione Under-17 della Slovacchia il 7 ottobre 2003 nella partita contro i pari età delle Isole Fær Oer, giocata a PreSov e valida per le qualificazioni al Campionato europeo di calcio Under-17 del 2003. Colleziona 6 presenze e 3 reti, quindi nei due anni successivi debutta sia nell’Under-19 che nell’Under-21.


A soli diciannove anni, il 7 febbraio 2007, esordisce nella Nazionale maggiore slovacca in un’amichevole disputata contro la Polonia e pareggiata per 2-2. Nel gruppo dei convocati fissi a partire dall’estate del 2007, mette a segno il suo primo gol il 13 ottobre 2007 aprendo le marcature nel match contro San Marino, valido per le qualificazioni all’Europeo 2008. Il 19 novembre 2008 realizza la sua prima doppietta nell’amichevole contro il Liechtenstein.


Il 14 ottobre 2009 indossa la fascia di capitano nel match esterno contro la Polonia (0-1 il risultato finale), che regala alla Slovacchia la prima qualificazione della sua storia alla fase finale di un Mondiale. Nel dicembre successivo viene ufficialmente designato capitano della Nazionale dal CT Vladimír Weiss.
Marek Hamsik gioca come centrocampista centrale. Ambidestro, predilige giocare da interno di centrocampo con compiti principalmente offensivi. Possiede notevoli capacità realizzative che lo hanno portato, al primo anno da titolare in Serie A, a segnare 9 gol su azione.

TESTA A TESTA


Italia-Slovacchia: i precedenti

Bilancio: partite giocate 1, vittorie Italia 1, pareggi 0, vittorie Slovacchia 0


27-01-1998 Amichevole Italia-Slovacchia 3 – 0