Striscia di Gaza, risale la tensione

Risale la tensione nella Striscia di Gaza, dopo che la marina di Israele ha intercettato ieri una barca
con a bordo un commando palestinese diretto verso nord per un possibile sbarco.

C’è stato uno scontro a fuoco in cui quattro militanti sono stati uccisi mentre un quinto è disperso. L’attacco è avvenuto all’alba, al largo del campo profughi di Nuseirat: secondo Israele a bordo della barca c’era “un commando di
terroristi pronti a compiere un attacco”.

Fonti palestinesi hanno spiegato che i miliziani facevano parte delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, il braccio armato di Fatah: a bordo “non c’erano armi”, ma gli uomini si stavano addestrando per un tentativo di sbarco in Israele.

Intanto sul fronte politico il vicepresidente americano, Joe Biden, ha spiegato che gli Usa stanno cercando “nuove strade” per far fronte al blocco israeliano di Gaza. “Ci stiamo consultando con l’Egitto e i nostri partner per trovare nuovi modi e fronteggiare gli aspetti umanitari, economici, di sicurezza e politici della situazione a Gaza”, ha dichiarato al termine di un colloquio di 90 minuti con il presidente egiziano, Hosni Mubarak, a Sharm-el-Sheikh.

La Turchia ha avvertito che la normalizzazione con Israele è “fuori questione” se lo stato ebraico continuerà a rifiutare un’inchiesta internazionale sul sanguinoso assalto alla flotta umanitaria verso Gaza. A parlare il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu: “Se Israele dà il via libera alla creazione di una commissione d’inchiesta internazionale ed è pronto a rispondere alla commissione, allora i rapporti turco-israeliani riprenderanno un cammino diverso”. “Ma se continuerà ad evadere questa richiesta, la normalizzazione nelle relazioni sarà fuori questione”.

E mentre Israele ha concluso l’espulsione dei 19 attivisti arrestati sabato in altomare a bordo della Rachel Corrie (cinque irlandesi, tra cui il premio Nobel per la Pace, Mairead Maguire, hanno preso un aereo all’alba), non viene meno la possibilità di tentativi di attracco di nuove navi umanitarie.

La Mezzaluna Rossa iraniana ha deciso di inviare “a breve” tre navi con aiuti umanitari a Gaza e un aereo con 30 tonnellate di materiale sanitario. L’organizzazione ha chiesto la disponibilità di volontari che vogliano imbarcarsi e accompagnare il materiale: poche ore dopo l’annuncio, 8mila iraniani -ha reso noto con un comunicato- avevano già firmato per unirsi alla missione di due settimane. I partecipanti saranno scelti dalla lista di volontari, tra cui ci sono -assicura l’organizzazione iranianamolte donne. Le prime due navi, ha detto ai media iraniani, Abdolrauf Adibzadem, partiranno in settimana, poco più tardi la terza.