Pari Opportunità, solo 5,6% delle donne ai vertici dell’economia

ROMA – E’ quanto emerge da un’indagine dell’università La Sapienza della società 20-first, diffusa oggi a Roma in occasione della presentazione del volume ‘Rivoluzione womenomics’.


L’indagine è stata condotta sulle dieci maggiori società italiane, tra cui Eni, Fiat e Telecom Italia. Solo quattro hanno almeno una donna nel top management team. Sulle 90 persone che complessivamente compongono questi gruppi, solo cinque (5,6%) sono donne.


– Nell’indagine globale womenomics 101 – ha osservato la professoressa Marina Brogi, durante l’incontro alla Sapienza – l’89% delle società statunitensi aveva almeno una donna, confronto a solo il 32% delle società europee e al 18% di quelle asiatiche.


Per Isabella Rauti, consigliere regionale del Lazio, per promuovere il ruolo della donna all’interno dell’economia serve ”un’organizzazione del lavoro più amichevole. Un welfare sussidiario che favorisca la conciliazione di casa e lavoro”. La deputata Lella Golfo, presidente della fondazione ‘Marisa Bellisario’, in un messaggio, ha sottolineato che ”senza misure cogenti, senza avere proprie sanzioni, il cambiamento sara’ lento a venire e l’Italia paghera’ un alto prezzo’.

L’incontro alla Sapienza è stato contestato, all’inizio, da un gruppo di studenti, che dopo aver srotolato uno striscione contro lo ”sfruttamento e la miseria prodotti dall’economia capitalistica”, hanno letto un loro manifesto: ”si auspica l’ascesa delle donne alle posizioni di vertice – hanno detto – ma al gradino piuù basso della piramide, la maggior parte viene doppiamente sfruttata, sia in quanto lavoratrice che in quanto donna”.