L’on. Fedi (Pd): «Ricordare la Repubblica italiana è un segnale di vicinanza all’Italia»

SIDNEY – «Ricordare la Repubblica italiana oggi a Sydney, con voi, è un segnale di vicinanza all’Italia ed al suo popolo: in un momento di grave difficoltà per tutta l’Europa». Lo ha dichiarato l’On. Marco Fedi, deputato del Pd eletto all’estero, durante il suo intervento a Sydney in occasione della manifestazione per l’Anniversario della Repubblica italiana.


– Possiamo dire con orgoglio di aver pagato il prezzo dell’emigrazione e di aver saputo costruire in questo grande e splendido Paese, l’Australia, il nostro futuro – ha aggiunto il parlamentare -. Abbiamo il coraggio per affrontare con determinazione il futuro anche se stiamo pagando un prezzo elevato a causa delle misure economiche che il Governo italiano ha assunto e si accinge ad assumere. Abbiamo il dovere di chiedere misure eque. La crisi economica non può gravare sempre sulle fasce sociali più deboli. Deve essere portata avanti la lotta alla evasione fiscale, senza tregua. Soprattutto deve esserci il coraggio di guardare avanti, verso la ripresa economica, verso lo sviluppo. Ed oggi quel coraggio manca.


Secondo il deputato del Pd «i sacrifici degli italiani, come di quelli all’estero, rischiano di essere inutili se non si punta sullo sviluppo, se non si guarda con attenzione ai giovani, se non si punta sulla crescita economica».


– Al Comitato per le celebrazioni chiediamo una grande iniziativa – ha continuato il parlamentare -. Dal 17 marzo 2011, a Torino, città in cui venne proclamata l’unità nazionale nel 1861, la città che divenne la prima capitale d’Italia, si ritrovino o si incontrino o si colleghino, in una grande rete mondiale di esperienze, storie e culture, gli italiani nel mondo. Per celebrare una grande nuova unità tra italiani, ovunque vivano ed ovunque abbiano stabilito dimora. Ed un 2011 ricco di iniziative anche all’estero ed anche in Australia». Per celebrare chi siamo e per ricordare a chi ci governa, in Australia ed in Italia, che abbiamo costruito democrazie, sviluppo economico ed opportunità. La classe politica italiana, negli anni non si è dimostrata sensibile a questo contributo degli italiani all’estero.