Insorge l’Opposizione, la Costituzione non si tocca

MILANO – ‘’Sono convinto che la Costituzione possa essere certamente migliorata, ma sui giudizi tout court ci andrei più piano’’, così il ministro per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi ha commentato le affermazioni del premier Silvio Berlusconi sulla difficoltà di governare nei limiti posti dalla Costituzione.


– Ci sono sicuramente problemi sulla lentezza e farraginosità posti dalla Carta, specialmente nella prima parte – ha spiegato il ministro a margine di un incontro a Milano – che andrebbe modificata. Ma sui giudizi tout court, ripeto, ci andrei più piano.


Dal canto suo, Margherita Boniver, deputata del Pdl e presidente del Comitato Schengen ha commentato che «il senso delle parole del Presidente Berlusconi sulla necessità di cambiare la seconda parte della Costituzione è chiarissimo».


– Solo i ciechi – ha aggiunto – non vedono quanto potrebbe essere migliorata la Carta per quanto riguarda la semplificazione, il mercato e l’impresa. Come il solito una certa opposizione urla al golpe invece di riflettere sulla grave crisi in corso e sulle riforme necessarie per sconfiggerla.


Maurizio Sacconi, ministro del Walfare, si unisce al coro della maggioranza per sostenere che la Costituzione va migliorata.


– La costituzione – ha detto – non è datata, ci sono aspetti che possono benissimo essere aggiornati oggi.


Di opinione diametralmente opposta, invece, Walter Veltroni, leader del Pd.


– La nostra Costituzione è tra le più belle e alte – afferma -. Se qualcuno vuole stracciarla magari solo per nascondere difficoltà di governo che ormai tutti vedono, sbaglia.


Aggiunge che oggi infatti si sentono ‘’alcune affermazioni non responsabili’’ sulla Costituzione, che ‘’mascherano solo difficoltà di governare’’.


– Questo, ha proseguito – non significa che non possa essere aggiornata e ammodernata in alcune sue parti, ma senza trasformare lo spirito voluto dai nostri costituenti per arrivare a democrazie plebiscitarie.


Assai severo nel suo commento è il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che sostiene:


– Berlusconi è il nuovo Benito Mussolini: le sue parole sono un vero e proprio attentato alla Costituzione italiana che è nata dalla lotta di liberazione e dalla resistenza al nazifascismo.


E aggiunge:


– Che Berlusconi fosse refrattario alla democrazia eravamo certi ma siamo stanchi di continue dichiarazioni del Presidente del Consiglio che violentano la Carta costituzionale e provocano continui scontri fra i poteri dello Stato. Berlusconi che ha un rapporto feudale con le istituzioni e i suoi continui attacchi alle regole e alle istituzioni dimostrano che la qualità della nostra democrazia è continuamente messa in pericolo. In quale altro paese democratico un capo del governo farebbe dichiarazioni del genere?


In una nota, l’eurodeputato Idv, Luigi De Magistris afferma che ‘’Berlusconi pensa di essere tutti i giorni ai bordi del Mekong e vuole la guerra civile. Come spiegare le sue affermazioni contro la magistratura, i media e gli organi di garanzia costituzionale se non come il tentativo di destabilizzare il Paese per meglio tiranneggiarlo? La Costituzione non è un arnese vecchio di cui disfarsi nè il frutto di un accordo catto-comunista, ma la base della nostra Repubblica nata dal sangue della liberazione. Di fronte alle parole che quotidianamente dispensa e che si fanno sempre più violente, ogni forma di dialogo è impossibile e vana, perchè servirebbe solo a favorire il suo golpismo. Se la democrazia gli fa paura e orrore, perchè non raggiunge in Libia l’amico Gheddafi?’’.


– A Berlusconi dico: tu hai giurato su Costituzione, se non ti piace vai a casa – Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde, a Repubblica tv, al premier Silvio Berlusconi -. La realtà è che Berlusconi fa sempre così quando deve deviare l’attenzione da ciò che lo preoccupa di più: in questo momento con la manovra chiude con il tempo delle favole e questo a lui pesa perchè questa nota Apicella non gliel’ha data.