Lippi pensa ai rigori: “Tirano prima i migliori”

Quattro anni dopo il penalty decisivo di Fabio Grosso nella finale mondiale di Berlino, con la nuova rassegna iridata alle porte, il ct della Nazionale rivela di avere una sua tattica per affrontare la ‘lotteria’ dal dischetto.

“Penso che i migliori debbano tirare subito. Ma non c’è una regola: altri allenatori, ad esempio, fanno calciare i più bravi al quarto o al quinto turno”, ha spiegato Lippi prima di volare in Sudafrica agli organizzatori di Penalteam, un torneo di rigori a squadre che si giocherà il 18 giugno a Milano.

L’allenatore sceglie, poi però la responsabilità è nei piedi e nella testa dei calciatori. “Bisogna distinguere due componenti: quella tecnica e quella psicologica. Tecnicamente – ha sottolineato il ct azzurro – bisogna imparare a impostare bene la rincorsa: lì ognuno ha il suomodo, e bisogna ‘trovarlo’.

Poi bisogna saper impattare la palla nel modo giusto. Infine – ha aggiunto – bisogna saper usare anche la testa: mi riferisco alle doti di freddezza e concentrazione, che vanno oltre la tecnica individuale”. A rendere più difficile la sfida dagli 11 metri è la pressione: “Devi avere la forza per sopportarla, e non è semplice – ha osservato Lippi – in quel momento sei tu, da solo, che decidi le sorti della tua squadra”.